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ATTUALITÀSAVONA

Altare: ex vetrerie Savam al bivio

Dopo la chiusura di via XXV aprile potrebbe esserne decisa la demolizione

Anche Altare è alla ribalta nazionale e Rai News ha parlato del “paese diviso in due” con i danni collaterali che ciò comporta, come testimoniato dal gestore di un bar  – Della Stazione – che lamenta come il suo locale sia ormai fuori dal passaggio con l’inevitabile drastico calo dell’attività . Il sindaco Roberto Briano non ha avuto scelta: a seguito di un sopralluogo dei Vigili del Fuoco, parte dell’ex vetreria Savam non è più stabile. All’altezza di via 25 aprile, traffico e passaggio interrotti e chiusa pure la parallela via Cesio. I disagi alla circolazione sono facilmente immaginabili. I 200 metri di percorso interdetto lungo gli immobili dell’ex vetreria sono sostituiti da un passaggio alternativo per strade secondarie di oltre due chilometri. Si pensa, sia da parte del Comune che della proprietà, di procedere alla demolizione degli imponenti fabbricati.

Intanto il comitato per il recupero delle aree ex Savam ha avuto un incontro con il Sindaco Briano a seguito del quale ha così dichiarato: “Abbiamo chiesto con forza che fosse il comune a procedere autonomamente anche con una propria perizia, su un doppio binario, affinché in caso d’inerzia della proprietà, a poco più di una settimana dalla scadenza dei termini, si fosse comunque pronti ad assumere le decisioni del caso.  Segnatamente, dove fosse stato confermato tecnicamente che la demolizione è l’unica strada percorribile, ciò avrebbe consentito al sindaco di utilizzare i poteri che la legge gli conferisce per procedere celermente in un’ordinanza di demolizione immediatamente esecutiva. Il primo cittadino ritiene di non poter fare una perizia su area privata se non dopo che i privati si siano resi inadempienti e che confida che provvedano nei termini disposti. Prendiamo atto delle decisioni del sindaco anche se la nostra proposta era finalizzata a garantire tempi rapidi e, comunque, procedure corrette. La scelta di aspettare i privati sicuramente allunga i tempi e non è garanzia assoluta per le procedure amministrative quando richiedono, come in questo caso, la somma urgenza per la gravità del caso. Del resto, sino a ieri, la proprietà non aveva ancora formalmente comunicato alcun incarico ad un tecnico. Ci auguriamo che la procedura individuata dal sindaco porti comunque ad una sollecita soluzione, rimanendo convinti che la strada maestra fosse, invece, quella da noi indicata.”

Ma gli immobili ex Savam costituiscono un patrimonio di  “archeologia industriale” e pertanto tocca alla Soprintendenza ai beni culturali e architettonici esprimersi in merito mentre la proprietà, entro due settimane, dovrebbe provvedere ad una perizia statica e poi si deciderà  sul futuro dello storico stabilimento altarese.

 

Immagine da liguria. bizjournal

 

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