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ATTUALITÀECONOMIA

ANNI DI CRISI: IN RIVIERA PIU’ CHE IN VAL BORMIDA

Tra il 2008 e il 2016 – gli anni in cui la crisi è stata dominante – il numero dei disoccupati in cerca di lavoro, in provincia di Savona, è quasi raddoppiato, passando da circa 6.100 a circa 11.300, con un conseguente balzo del tasso di disoccupazione, dal 4,9% al 9,0% (calcolato come rapporto tra il numero dei disoccupati e le forze lavoro complessive della provincia). La notevole influenza della crisi sulla situazione socio-economica del Savonese è stata certificata ieri, 7 giugno, dall’Istat, che ha diffuso il trend dei Sistemi Locali del Lavoro italiani, quattro dei quali si trovano in provincia di Savona: Albenga, Cairo Montenotte, Finale Ligure, Savona.

Il tasso di disoccupazione più elevato si registra nel comprensorio albenganese (23 comuni), con il 9,3% (era il 5,2% all’inizio della recessione); segue il comprensorio dell’entroterra (25 comuni), con il 9,2% ( si registrava il 4,1%), l’area savonese (16 comuni) con il 9,1% (il 5,3% all’inizio della recessione) e quella del Finalese (14 comuni) con l’8,4% (esponeva il 4,3%). La media nazionale della disoccupazione era pari al 6,7% nel 2008 ed è stata dell’11,7% lo scorso anno.

La popolazione occupata, nello stesso periodo, è diminuita di 4.400 unità, passando da 117.800 a 113.400, con andamenti diversificati, però, tra i vari territori. Nell’Albenganese si è registrata una flessione di 1.600 unità (da 27.700 a 26.100), mentre nel Sistema Locale di Cairo Montenotte la perdita si è limitata ad un centinaio di posti di lavoro (da 16.800 a 16.700); nel Finalese si è avuto un decremento di mille occupati(da 22.100 a 21.100) e nel comprensorio savonese gli occupati sono scesi da 51.200 a 49.500, con una diminuzione di 1.700 unità.

Da notare che nell’arco degli 8 anni considerati, la popolazione in età da lavoro è cresciuta di mille unità a livello provinciale (da 123.800 a 124.800). Il tasso di occupazione, cioè il rapporto tra gli occupati e l’insieme della popolazione, sembra rispecchiare la vivacità del sistema imprenditoriale nei diversi comprensori. Così il tasso è più elevato nell’Albenganese (47,8%) e nel Finalese (45,7%), e più basso nel Savonese (44,5%) e nell’entroterra (43,9%). Tuttavia a perdere di più nel corso della crisi sono state proprio le aree del Ponente: Albenga nel 2008 aveva un tasso di occupazione pari al 54% e Finale Ligure il 50%, mentre Savona era al 47,8% e Cairo Montenotte al 44,2%. Il dato nazionale era attestato al 45,8% nel 2008 ed è sceso, con la crisi, al 43,7%.

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