Please assign a menu to the primary menu location under menu

Archivi

ATTUALITÀCRONACA

ARRIVEDERCI ANGELO SANTIN

E' mancato Angelo Santin, grande uomo di sport. Carabiniere, è stato dal 1994 comandante della stazione di Cengio. Cavaliere della Repubblica e Cavaliere di San Maurizo

Cosa fa un paese quando se ne va una figura così? Rimane allibito. A bocca aperta, quasi incredulo. Perché ci sono persone e personaggi e tu eri uno di questi…che tante volte, Angelo, te lo dicevo allegoricamente quando battibeccavamo per la mia Juve e il tuo Inter, pensavo fossi quello di un episodio di Don Camillo o il Vittorio De Sica di pane, amore e fantasia. Quando camminavi a piedi, con il berretto, per il tuo paese (sì, perché Cengio era diventato veramente tuo), o in tuta sportiva, al campo, che la tua voce si sentiva già dal cancello di ferro.
Eri un guerriero.  Eri di tutti.
Eri anche folcloristico quando entrando in negozio mi urlavi “strega” perché quella volta ti avevo dato i numeri buoni e avevi vinto.
Rispondevi sempre alle mie chiamate, a qualunque ora, per qualunque urgenza.
Che bel casino che facevamo quando ci ritrovavamo a parlare, 2 caratteri forti come noi! Come quella volta che, tutto transennato perché era caduto il cavallo nel fiume e nessuno poteva passare-ma era il nostro cavallo! – e mio papà era nel fiume. Sono arrivata come una furia, ti ho guardato con aria di sfida, hai scosso il capo, sorridendo “lei lasciatela passare! Che testa che sei Milvia!”. Anche tu.
Anche tu Angelo eri un testone! Hai affrontato la malattia con una forza ammirevole, il calcio ti dava la spinta, e la volontà ti ha portato fino qui. Eri venuto a dirmelo.
Me lo avevi raccontato un giorno, in negozio, come una cosa semplice, un fatto accaduto. Io deglutivo e non sapevo cosa dire… ma te subito a metterci il tuo piglio deciso “strega, vuoi che non combatta?”.
Lo hai fatto degnamente, fino all’ultimo. Cengio ti porterà nel cuore per sempre, ognuno avrà qualcosa da raccontare. .. E, quando portavi mio fratello sui calci in culo? Che ridere, eri amico di tutti, giovane dentro.
Eravamo amici. Eravamo il maresciallo e la strega Angelo (prima che diventassi luogotenente).
Adesso sei diventato Angelo, vero, lassù…
Buon viaggio.

Rispondi