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“Bistrot sociale” al complesso di Santa Caterina a Finale

L’antico, suggestivo, complesso di Santa Caterina, a Finalborgo, che ospita auditorium, biblioteca e il civico museo archeologico del Finalese, sarà dotato, presto, di un bar- ristorante sociale, presso il quale lavoreranno sino a 20 persone con varie disabilità. Il locale, per quanto riguarda spazi ed attrezzature, era stato previsto e già esiste, ma la gara per affidarne la gestione era andata deserta. In conseguenza di tale tentativo fallito, da parte dell’Amministrazione comunale di Finale Ligure, si è cercato di guardare e di prendere esempio altrove e si è appurato che ad Alassio qualcosa del genere già è attivo da alcuni anni: si tratta del “social bar” con tavola calda presso la biblioteca comunale.

Si ritiene pertanto che, a breve termine – forse già per le prossime festività pasquali –  un simile locale potrà essere aperto al complesso di Santa Caterina di Finalborgo. Il progetto, presentato dall’Anffas onlus di Campochiesa d’Albenga e dalla cooperativa sociale Jobel di Sanremo prevede, negli spazi al piano terra, di un bistrot con servizio sia di piccola caffetteria per colazioni e pause, che di osteria per pranzi e cene, con la possibilità di utilizzare, per i clienti, le aree dei chiostri monumentali. Il bistrot sarà a tutti gli effetti un laboratorio occupazionale per persone con disabilità, comprendendovi pure studenti diversamente abili che frequentano l’istituto alberghiero Migliorini di Finale Ligure. Verranno impiegati anche due terapisti.

L’amministrazione comunale, che ha sostenuto fervidamente l’iniziativa di creare un “bar sociale” a Santa Caterina, ha approvato il progetto e sottoscritto una convenzione che prevede l’affidamento in gestione del servizio per cinque anni, fino al 2023. Non solo, ma tenuto conto delle finalità del progetto, il Comune si è reso disponibile a versare un contributo annuo di 35 mila euro per il riequilibrio del conto economico.

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