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ATTUALITÀ

Calciando in rete – Fair play non solo in campo ma anche in tribuna

Lo sport in generale ed il calcio in particolare a volte è l’occasione per mettere in mostra comportamenti non proprio in sintonia con l’educazione e con le buone maniere. Il Fussball Lana Sportverein (Venosta) società militante nell’Eccellenza dell’Alto Adige ha per questo deciso di correre ai ripari. Il sindaco Harald Stauder che si occupa personalmente dello sport nel Comune, in accordo con l’associazione sportiva del paese ha recentemente fatto esporre al campo, dove oltre al calcio si praticano altre attività, un codice di comportamento al quale attenersi. Durante le partite di calcio delle squadre giovanili sono soprattutto i genitori che presi dalla foga del gioco, dimenticano le buone maniere. Gridano furiosi dalla tribuna dimenticando completamente, che si tratta di una partita tra ragazzini, che una sconfitta non è la fine del mondo, che l’arbitro non può vedere e sentire tutto e che il gioco dovrebbe essere solo divertimento. «Io stesso, al campo sportivo, ho assistito spesso come i genitori rossi in viso di rabbia gridano contro i ragazzi» dice il sindaco Stauder. Ecco così il cartellone che prima della partita richiami l’attenzione sul corretto comportamento da tenere, «forse più di effetto che non riprendere verbalmente un genitore agitato» . Un fair play dei genitori, questo il messaggio, è importante tanto quanto il fair play dei giocatori, poiché lo sport deve essere divertimento e non causare conflitti. Cinque le norme elencate nel cartello corredato da una vignetta:

si tratta di bambini, 
è un gioco, 
l’allenatore lo fa per hobby, 
anche l’arbitro è un uomo, 
non sono i campionati mondiali. 

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