Please assign a menu to the primary menu location under menu

Archivi

REGIONE

Cancel culture, dalla “battaglia delle idee” alla “guerra culturale”

La “cancel culture” è la fase terminale di un processo plurisecolare che ha avuto come obiettivo la distruzione della civiltà costruita in Europa dalla prima evangelizzazione cristiana (IV-XIV secolo). Una civiltà particolarmente visibile attraverso il patrimonio artistico del Bel Paese, ma anche percepibile nelle relazioni, nelle istituzioni, nei costumi; realtà che nei secoli più recenti sono state progressivamente emarginate dalla vita pubblica. Rispetto al ’68, il cui scopo era cambiare l’uomo, entrando nel cuore delle persone e recidendo ogni legame naturale e sociale, la “cancel culture” fa un passo in avanti. Vuole infatti imporre una radicale cancellazione del passato, come se non fosse mai esistito; una totale rimozione della memoria delle proprie radici; nulla di meno.

“La rivoluzione del ’68 vuole colpire il cuore delle persone e orientare le loro azioni”, dichiara Marco Invernizzi, reggente nazionale di Alleanza Cattolica, “mentre ora vi è la cancellazione del passato con statue imbrattate. La violenza è togliere i giovani dalle proprie radici cattoliche dalle università americane e fare domande diventa pericoloso; l’Italia ha un clima culturale importante e bisogna tenere conto del fatto che quando un mondo nasce un altro mondo muore. Siamo abituati all’uso della ragione ma la speranza va oltre; quest’ultima riguarda il tempo storico ed il 25 marzo Papa Francesco ha consacrato, in Ucraina, la Russia al Cuore Immacolato di Maria”.

Parole simili da parte del sindaco Marco Bucci :”Colombo in America è stato colpito dalla cancel culture e la statua che Genova ha donato alla città di Columbus, in Ohio, è finita in un magazzino; è inaccettabile cancellare la storia e la memoria e certe cose vengono eliminate perchè legate a pensieri sbagliati. La frase senza memoria non c’è futuro la faccio mia ed è importante conoscere la storia per non ripetere gli stessi errori del passato; i riferimenti storici della nostra città, che sa accogliere tutti, sono importanti ed i Rolli sono stati creati per accogliere i mercanti. Noi lavoriamo per preparare il mondo per i nostri figli ma dobbiamo lasciarlo migliore di come lo troviamo; la sostenibilità è fondamentale e le nuove generazioni devono migliorare il mondo. La libertà di opinione e di contestare sono importanti per non perdere la traccia dello sviluppo”.

“I diritti universali competono all’uomo in quanto tale e la cultura è il risultato di una formazione di qualità; per il popolo vi sono valori comuni e dalla cultura vi è una relazione specifica. Il culto è il legame tra l’uomo e Dio, la coltura è la coltivazione della terra e la cultura descrive l’azione dell’uomo verso altri uomini; quest’ultima è una necessità fondamentale per esprimere l’umanità ricordando che gli uomini sono diversi dagli animali. Nel 1215 la Magna Charta è stata importante per lo sviluppo del diritto ed il film Avatar ha in sè l’utopia dello stato di natura ipotizzato da Rousseau; gli educatori devono organizzare situazioni di apprendimento ricordando che la rivoluzione del ’68 ha dimostrato che il potere perpetua sè stesso con la trasmissione della cultura”, conclude Laura Boccenti, già docente di storia e filosofia e dirigente scolastico nei licei.

Rispondi