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Caro signor Renzi, ti facciamo i nostri più vivi complimenti!

Matteo RenziMa, non era finita l’era dei dittatori e dei ducetti? Sembrava di sì, ma così, evidentemente, non è! Il nostro supervotato signor Renzi, oggi, non so proprio se sarebbe nuovamente tanto osannato dagli italiani. Ci troviamo davanti ad un personaggio che parla parla parla magari anche benino, ma razzola dannatamente male e che, soprattutto, se ne infischia del parere di tutti, compresi i suoi diretti collaboratori e i dirigenti del suo partito, mandando avanti una sua personalissima linea politica che non dà e non darà nessun risultato. Personaggio, il signor Renzi, che si trova ad occupare la posizione di “premier” senza nemmeno essere stato votato dagli italiani: una autoinvestitura simile a quella dei tiranni 0 dei principini del Medioevo che si autoproclamavano generali e comandanti aprofittando di un marasma politico, ormai classico della nostra Italietta. Per il signor Renzi non esiste opposizione, non esistono i sindacati (che farebbero, peraltro, molto meglio ad andare d’accordo ed ad unificarsi in una comune lotta a favore dei lavoratori), non esiste un dissenso che sta, giustamente, crescendo di giorno in giorno. Esistono, invece, le manganellate del tutto gratuite che la polizia (per certi aspetti incolpevole perchè esecutrice di ordinl) elargisce gratuitamente a coloro che vanno in piazza a sfilare per denunciare – come se le cose non si sapessero – una situazione generale che sta marcendo ed andando in putrefazione. Ma dov’è il miglioramento che Renzi aveva promesso? Ma dov’è la diminuzione delle tasse, ma dove sono i nuovi posti di lavoro? Basta leggere quanto scrive l’Istat per vedere quale misera fine stia facendo la nostra Italia. A Renzi, appena eletto da se stesso, sarebbero bastati pochi mesi per dare la svolta: adesso ha chiesto 1ooo (mille) giorni promettendo, dopo questo limite, cambiamenti positivi e miglioramenti a iosa. Per il momento continuiamo a naufragare ed ogni giorno migliaia di lavoratori perdono il posto di lavoro restando alla fame con le loro famiglie. Le numerose trasmissioni televisive continuano a mostrarci filmati con situazioni allucinanti ed incredibili: famiglie allo sbando con affitti di casa e bollette da pagare. Ma con quali soldi? Padri di famiglia che non sanno più  dove sbattere la testa per fare mangiare moglie e figli due volte al giorno. L’ultima bastardata che abbiamo tutti visto è quella relativa al “posto di lavoro” che Renzi ha detto “non essere più fisso”! Eh si! Dice il nostro amato premier: “Ill mondo è cambiato ed il posto di lavoro fisso” con c’è e non ci sarà più!”. Ma, vogliamo renderci conto di queste affermazioni che distruggono il presente ed il futuro dei lavoratori e dei nostri giovani testimoniando che la vita sarà un gran casino, senza certezze, senza realtà positive! Non basta la presa di posizione dei sindacati che, comunque, devono anch’essi riconquistarsi la fiducia e la stima dei lavoratori: non basta fare una grande dimostrazione di piazza o sfilate megagalattiche: occorre una presa di posizione ben diversa, costi quel che costi! Mi chiedo come faranno i giovani a sposarsi chiedendo un mutuo alle banche (sulle quali preferisco non esprimere il mio giudizio) che non lo concederanno mai se non hanno la certezza che il richiedente possa onorare il mutuo avendo uno stipendio sicuro e ben certo!! Sono profondamente deluso ed amareggiato e non credo, certo, di essere il solo! Deso ammettere che anch’io ho creduto nell’uomo e nel politico Renzi, anch’io, come tantissimi, ero convinto che ci sarebbe stato uno “scossone” con delle prime indicazioni positive. Nulla di nulla! Anche nei confronti dell’Europa e della Germania della signora Merkel, Renzi – che aveva promesso di addomesticare tutti e di fare valere i principi di un’Italia forte ed in ripresa, ha “calato le braghe” facendosi addomesticare lui stesso. Fede ne è che la Germania continua a fare gli affaracci suoi e continua ad arricchirsi alla faccia nostra e di altre nazioni dell’Unione Europea che sta sempre più dimostrando la sua pochezza e la sua inutilità dimostrando, invece, quello che costa a spese di noi “cittadini europei”. Il PD non solo si sta sfaldando, ma sta andando in necrosi e non ci stupiremmo se, presto 0 tardi, arriverà in esso una scissione da parte di coloro che del PD e di Renzi non ne possono proprio più. Ma Renzi se ne frega anche di questo: “se scissione ci sarà, pazienza, – ha detto – io vado avanti per la mia strada”. Peccato che sia una strada chiusa e sbarrata che non porta da nessuna parte, se non al baratro. Bravo, signor Renzi, continua pure a fare tutto quello che vuoi almeno fin tanto che te lo lasciano fare: prima 0 poi il bubbone scoppierà ed allora se ne vedranno delle belle davvero. Tutti, renziani e non, ci rendiamo conto che così avanti non si va con una “finanziaria” pronta, ancora una volta, a bastonarci ed a dissanguarci. Sapete cosa dice la maggioranza dei giovani d’oggi: dicono di non sentirsi più cittadini italiani e nemmeno europei, non hanno più fiducia in niente ed in nessuno, convinti, come sono, che questa benedetta UE è solo una grande mangieria burocratica inutile e per nulla producente. Se potessero i giovani scapperebbero tutti all’estero, altre che fuga di cervelli! Sanno che in casa loro, nella loro regione, nella loro Italia, futuro proprio non ce n’è. Cosa serve studiare? Cosa serve laurearsi, fare esami di stato e fare dei master che costano migliaia di euro? A qualcosa, forse, tutto questo serve, ma all’unico e solo scopo di cercare lavoro all’estero, fin tanto almeno che ci sarà ancora qualche posto disponibile. Eppoi? Eppoi devoni essere i giovani. Artefici della propria vita e del proprio futuro, a darsi una sveglia ed una regolata. A loro spetta e compete cercare di cambiare questo stato di cose, almeno fin che è possibile. Ma… Non perdiamo del tempo perché di tempo ce n’è rimasto davvero poco!

Carlo Colla

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