Please assign a menu to the primary menu location under menu

Archivi

CULTURA

Dolcetto o scherzetto?

Negli anni addietro, i morti, in Italia, venivano ricordati il 2 novembre, come da calendario. Tanti erano i modi di rispettarli, e tante erano le tradizioni. Chi preparava una tazza di latte e qualche biscotto, da lasciare sul davanzale, come benvenuto, chi allestiva una stanza con la tavola imbandita, con un posto in più.  I pescatori preparavano il gozzo da pesca con un remo nello scalmo, i naviganti allestivano0 una cabina. Chi preparava un pane appena sfornato, altri sapone e rasoio o crema. Chi metteva sul mobile un paio di orecchini, chi un orologio. Tutti, adibivano o preparavano qualcosa per accogliere le anime dei familiari defunti, che passavano a trovarti, nella notte tra i Santi ed il 2 novembre. Ma mai, in Italia, nessuno andava in giro a chiedere Dolcetto o Scherzetto, oppure a ballare e festeggiare, mascherato, in modo orrendo, e prendendo in giro i morti, non la morte. La Signora dalla lunga falce, va rispettata. E, questo metodo irriguardoso, infatti, ogni notte, tra il 31 e l’1, regala, purtroppo, vittime, guardacaso, di ritorno dai festeggiamenti. È successo sempre negli ultimi dieci anni, vuoi per alcol, droga o sonno, è successo. Halloween non ci appartiene. I nostri defunti non lo vogliono. Torniamo alle nostre tradizioni.

Rispondi