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ATTUALITÀCULTURA

Eco della Natività: Francesca Piragine

Sarà del nostri, alla rassegna organizzata dall'”Eco” e dalla Confraternita dei Santi Agostino e Monica, che, ricordiamo, verrà allestita negli spazi dell’Oratorio della Confraternita, meglio noto come Chiesa di Santa Lucia, dal 23 novembre al 2 dicembre, una geniale dilettante milanese: Francesca Piragine. Artista per caso, amerebbe definirsi, è nata a Milano nel 1962, dove ha vissuto per quarant’anni prima di trasferirsi nel sud-ovest milanese. Dopo gli studi giuridici ha intrapreso la carriera dell’insegnamento, come docente di discipline giuridiche ed economiche. Amante delle musica ed appassionata d’arte, si è interessata alle problematiche di tutela del patrimonio culturale del suo territorio.Da qualche anno ha intrapreso, come autodidatta, un percorso personalissimo di modellazione dell’argilla, attraverso il quale esprime un sentire artistico di assoluto interesse. Crea forme essenziali in cui ricerca la profondità, che scopre nel vuoto, in una linea di confine che per lei si situerebbe fra scultura e design. Ha esposto nel 2013 a Milano, all’Atelier Mitti, sul Naviglio Grande e, nello stesso anno, ad Arte Piacenza, alla Galleria Transvisionismo di Castell’Arquato.

Ha scritto di lei la giornalista e critica Vittoria Colpi: “Nei lavori di Francesca Piragine, in particolar modo nelle forme arrotondate come “Musa Dormiente”, 2012, si avverte un richiamo alla forma primigenia, l’uovo, simbolodi fertilità. Si colgono pure gli echi della rivoluzione formale di Brancusi e di Modigliani, delle sculture di arcaica memoria di Henry Moore e della sintesi astrato figurativa di  Alberto Viani. Se le opere di questi artisti hanno spesso la caratteristica di una corposità monumentale, la nostra artista al contrario è affascinata dal vuoto.”

Francesca, in effetti, si esprime attraverso forme semplici e monumentali, ieratiche ed intime ad un tempo. Può darsi che presenti all’esposizione un lavoro già pronto, esprimente l’idea della Natività attraverso un archetipico abbraccio madre-figlio, nel quale è ammesso intravvedersi la riproposizione di una “Madonna col Bambino”, luogo classico dell’Arte e della devozione, ma non è escluso che prepari qualcosa, appositamente per l’occasione.

Nell’immagine: dell’autrice: “Amanti in bozzolo”

Ricordiamo, a tutti gli artisti, che le dimensioni delle opere presentate devono esser contenute tra i sessanta ed i settanta centimetri, o viceversa, di larghezza-altezza.

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