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ATTUALITÀ

I carabinieri di Cairo Montenotte incontrano la cittadinanza per illustrare i pericoli

Si è tenuto, presso il Palazzo di Città di Cairo Montenotte, un incontro nel quale i carabinieri hanno illustrato alla cittadinanza i pericoli che si possono incontrare quotidianamente.

“Dal 19 marzo dello scorso anno è stato attivato il numero unico di emergenza 112 gestito da un operatore situato presso l’ospedale San Martino di Genova”, ha dichiarato il comandante dei carabinieri, “e per la Val Bormida vengono chiamati i carabinieri perchè è il presidio più importante sul territorio. A Cairo è presente, presso la caserma, un centralinista che smista le chiamate e noi abbiamo gruppi whatsapp per scambiarci le informazioni e se un ricercato è in fuga abbiamo in tempo reale foto e dati del ricercato mentre prima lo scambio avveniva tramite mail, fax e telefax. Valutiamo le zone a rischio mettendo le macchine in zone sensibili coordinandoci con le stazioni di Carcare e Dego ed abbiamo anche contatti con le varie amministrazioni comunali ed i servizi sociali. Presso la nostra sala operativa abbiamo le telecamere della sorveglianza comunale effettuata dai vigili urbani e per gli oziosi di cui non sappiamo le fonti di reddito abbiamo misure di prevenzione come il divieto di ritorno nel comune applicato soprattutto per i nomadi che raccolgono il ferro. L’avviso orale consiste nel richiamare la persona a tenere una condotta corretta e se ciò non avviene ci sarà il foglio di via obbligatorio con una notifica mentre la sorveglianza speciale, per noi molto utile, ha in sè l’obbligo di permanenza nel domicilio dalle 22 alle 6”.

“La repressione è importante”, prosegue il comandante, “ed i malviventi possono essere colti in flagranza di reato o essere denunciati a piede libero. Le indagini più importanti avvengono per i casi di ricettazione e riciclaggio così come effettuiamo periodici controlli sui compro-oro. Se si sporge una denuncia occorre specificare i dettagli degli oggetti sottratti e sarebbe un’ottima cosa fotografare tutti i nosti oggetti di valore. L’arresto facoltativo prevede una pena di almeno tre anni e per il furto, la cui pena massima è tre anni, non prevede ne l’arresto obbligatorio ne quello facoltativo mentre il furto in abitazione, la cui pena va da uno a sei anni, prevede l’arresto facoltativo in flagranza. La rapina è diversa dal furto perchè viene effettuata la violenza sulla persona e tra le nostre attività sono previsti confronti con i sindaci, uffici ed incontri presso le scuole e altre realtà nei quali vengono spiegati tutti i pericoli”.

“La collaborazione tra vicini è molto importante anche perchè i ladri agiscono in case disabitate ed è anche importante l’aumento delle difese passive come i chiavistelli e voglio ricordare che la videosorveglianza può essere collegata con il numero unico di emergenza. Occorre prestare attenzione a coloro che si presentano in casa come operatori di gas e luce che spesso vogliono far cambiare contratto all’insaputa dell’utente e bisogna fare molta attenzione a cosa si firma. Non bisogna mai mandare i bambini ad aprire la porta e voglio ricordare che i carabinieri non prendono mai denaro sulla strada coma pagamento di contravvenzioni”, conclude il comandante.

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