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ATTUALITÀCULTURA

I disegni di Igor Belansky sugli Alpini

Giulio Martinat

Più volte i suoi disegni sono stati presentati dal dott. Aldo Carpineti sulle pagine Reteluna Genova:

Immagini-del-mondo-di-De-Andrè

Castello-Mackenzie

Igor Belansky si rivolge ora al pubblico savonese e della Riviera di Ponente attraverso l’Eco di Savona. Artista genovese di nascita, I temi cari a lui, come disegnatore, sono molteplici, ma ruotano intorno alla consapevolezza che il consueto motivo chiaroscurale impreziosisce il bianco e nero, con una forte propensione per  figure e scene che restituiscono inedite prospettive della storia. Ed in questo caso qualche vecchia fotografia gli ispira  il ricordo della tragica epopea degli alpini nella steppa russa ed in particolare della battaglia di Nikolajewka (oggi il piccolo paese non esiste più) avvenuta il 26 gennaio 1943. Essa fu una delle battaglie decisive che ruppero la sacca dell’esercito sovietico ai reparti tedeschi ed italiani in ritirata dal fronte russo. Anch’io che non sono più giovane ne ho sempre sentito parlare e non avendo alpini in casa non ne ho mai avuta una testimonianza diretta. Molti di noi avranno avuto fra le mani il libro “Il sergente nella neve” di Mario Rigoni Stern, altri se ricorderanno solo qualche brano dai tempi della scuola media, nelle ore di italiano, sul testo di antologia.  E’ impossibile non restarne rapiti per la straordinaria realtà di fronte al racconto di chi ha vissuto e sofferto quegli avvenimenti.

Alpino ferito

Igor, negli scampoli di tempo libero, produce chiaroscuri, in cui le sfumature sono una delle parti più complesse della rappresentazione, in quanto ne determinano la profondità. Inizialmente ha dovuto imparare con diligenza a sfumare le figure, ma con l’esercizio costante e prendendo come la tecnica di grandi autori, è potuto arrivare ad uno stile personale assai originale.

Da un lato la passione per tutto ciò che è Alpino, dall’altra la vocazione per il disegno, et voilà, ecco dei cammei che hanno come protagoniste le penne nere e portano in primo piano una personalità, verso la quale Igor nutre una grande ammirazione.

Alpino in Russia

 

Giulio Martinat, nato nel 1891 e caduto in battaglia nel 1943 a Nikolajewka. Soldato di grande esperienza partecipò a tutte le campagne militari dalla guerra in Libia fino alla 2° Guerra Mondiale. Raggiunse il grado di generale durante la 2° Guerra Mondiale. Protestante, valdese, in Val Germanasca c’è una sua statua commemorativa. Durante la battaglia di Nikolajewka fu tra i primi a essere ucciso, col corpo riverso e il suo braccio rivolto nella direzione che i soldati dovevano seguire.

Giulio Martinat

 

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