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ATTUALITÀ

I giochi di carte più popolari in Liguria dall’antichità fino ad oggi

 

 

La Liguria è sempre stata e continua ad essere una Regione piena di cultura e tradizioni, che ancora oggi vengono tramandate alle nuove generazioni. Tuttavia, queste ultime fanno sempre più fatica ad assimilarle, questo perché negli ultimi anni i progressi dal punto di vista tecnologico sono stati notevoli e hanno portato anche un settore come quello del gaming e dell’intrattenimento a registrare dei numeri altissimi per quanto concerne il comparto digitale. 

Decisamente più indietro, invece, il comparto fisico. Tra i giochi con più storia e tradizione rientrano senza ombra di dubbio quelli con le carte, ma ancora oggi i più amati restano i grandi classici. Oltre ai giochi tradizionali, infatti, attività ludiche come il Poker e il Blackjack sono sempre state apprezzate. Con l’avvento di Internet, per l’appunto, in molti, soprattutto i più giovani, hanno un pochino perso il legame con la tradizione, dedicandosi prevalentemente ai giochi di carte online come il Blackjack, Sette e Mezzo, Poker e molti altri disponibili su delle piattaforme di gioco dedicate. La mossa piuttosto intelligente di queste piattaforme online è stata quella di riservare agli utenti la possibilità di continuare a giocare con i loro giochi aggiungendo sempre più varianti e modalità. Tutto questo, inoltre, attraverso pochi clic, in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. 

Questo è stato un punto di svolta anche e soprattutto per tutti quei giocatori che fino a poco tempo fa erano costretti a spostarsi fisicamente per raggiungere uno dei quattro grandi casinò presenti sul territorio italiano: il Casinò di Sanremo, il Casinò di Campione d’Italia, il Casinò di St. Vincent e il Casinò di Venezia. Tutta questa scelta e quest’accessibilità hanno allontanato le persone dalle attività ludiche tradizionali, che nonostante questo, però, restano ancora vive in qualcuno di noi. 

I giochi di carte più popolari in Liguria 

Tra le Regioni italiane che hanno mantenuto maggiormente le loro tradizioni nel settore dell’intrattenimento rientra senza ombra di dubbio la Liguria, tanto che in questa terra sono diversi i giochi di carte amati e praticati ancora oggi. Prendendo come spunto uno dei giochi di carte più famosi in assoluto, Scopa, i liguri hanno creato una variante ancora particolarmente in voga: la “Cirulla”. 

Le regole del gioco prevedono l’utilizzo di un mazzo di 40 carte, le quali possono essere anche francesi. Prima di iniziare la partita, tuttavia, vanno rimosse dal suddetto mazzo le seguenti carte: l’8, il 9, il 10 e i jolly. Va da sé che le uniche carte con le quali si può prendere parte al gioco sono quelle che vanno dal 2 all’Asso. Il termine Cirulla, nel dialetto della regione, significa “acchiappaquindici”. Questo tipo di attività ludica non è popolare solamente in Liguria, ma si è diffuso anche in altre Regioni, su tutte il Piemonte. Questo perché si tratta di un gioco imprevedibile, caratterizzato da continui colpi di scena e da diversi ribaltamenti di fronte. Continuiamo a spiegare i punti chiave del regolamento, come ad esempio il numero dei partecipanti, che può essere di 2 o di 4 giocatori. 

Nel secondo caso, si formano due squadre da due giocatori, con i compagni di squadra che si siedono l’uno di fronte all’altro. Prima di iniziare la partita, così come si fa quando si gioca alla versione classica della Scopa, va nominato il mazziere, che ha il compito di mescolare le carte e di distribuirne 3, una alla volta, a ciascun partecipante. Per quanto concerne la famiglia dei tarocchi, invece, i giochi tradizionali più popolari della Puglia dall’antichità ad oggi sono sicuramente “Tarocchi a pizzico” e “Gatti”. 

I tarocchi per diversi secoli, nonostante attualmente siano sempre meno praticati, venivano visti come giochi nobili e strategici, che hanno fatto la loro prima apparizione al Nord del nostro Paese intorno al XV secolo, espandendosi poi in tutta Italia e nel resto del mondo, arrivando per l’appunto anche in Liguria. Qui, una variante vivace e con una certa profondità strategica è “Tarocchi a pizzico”, che ha un forte legame anche con il Tressette. Imparentato con il gioco di tarocchi del Nord noto come “Mitigati” è invece “Gatti”, che rispetto al primo, tuttavia, nasconde una maggiore profondità dal punto di vista strategico. Si può giocare in 4, formando due squadre da due giocatori, in 3 o anche in 2. 

Quali sono gli altri giochi di carte tradizionali più popolari nella terra ligure 

Esaminata la Cirulla e i giochi di carte derivanti dalla famiglia dei tarocchi, andiamo a scoprire quali sono le varianti liguri per quanto concerne la famiglia della biscambiggia, ovvero un tipo di attività che discende da una famiglia di giochi francesi non più esistenti, tra i quali figuravano briscan, brisque e brusquembille. Una volta giunti nel nostro Paese, questi tipi di giochi hanno dato vita a tantissime varianti, tra le quali per l’appunto rientrano anche quelle tradizionali della Liguria. Biscambiggia, che si può giocare in 2, 3, 4 o 6 giocatori, viene definito il cugino della briscola, poiché il regolamento e il modo nel quale si sviluppa il gioco sono molto simili. Proprio come la briscola, infatti, si tratta di un’attività ludica piuttosto elementare, accessibile a chiunque e adatta a momenti di festa e di divertimento con amici e parenti. 

Essendo un gioco molto semplice non richiede particolare concentrazione, motivo per il quale è possibile giocarci durante una chiacchierata e qualche risata. Altri giochi derivanti dalla famiglia della biscambiggia sono “Mariagio” e “Biscambiggia chiamata”. La prima variante si gioca in due e si tratta senza ombra di dubbio della versione più complicata e strategica. La seconda, invece, si gioca in cinque ed è anch’essa risulta seguire una linea molto tattica . La particolarità di questo gioco, infatti, sta proprio nel fatto che questi 5 giocatori vengono divisi in due squadre, la cui composizione precisa non è da subito nota ai partecipanti. Ulteriori giochi in uso in Liguria sono “La belòtta”, “Il picchetto”, “Il goffo” e “Il tressette”. Mentre i primi due sono entrambi giochi di origine francese, il terzo è di invenzione genovese ed è un antenato del Poker e il quarto, che in ligure prende il nome di “Treisette”, è diffuso ormai in tutta la Penisola italiana.

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