Please assign a menu to the primary menu location under menu

Archivi

ATTUALITÀ

I rimedi esistono nella stessa quantità dei problemi

disoccupazione

In riferimento all’articolo scorso relativo alla disoccupazione protratta nel tempo e alla perdita di lavoro improvvisa o preannunciata.
Nonostante le simulazioni di crescita e alcuni bagliori di rinascita ai quali dobbiamo credere in virtù che ogni cosa passa, la bomba esplode.
Ci colpisce in pieno.
La realtà si rivela nella sua crudezza.
Forse siamo fra gli ultimi oppure continuiamo la serie.
Fattostà che il problema che prima riguardava gli altri ora è al centro della nostra vita.
Non conosciamo i danni che l’esplosione ha procurato e occorre principalmente una stima come per qualsiasi altro incidente.
Ci vuole un momento di calma imposta per perimetrare il disastro e ipotizzare un tempo di rinascita.
Cio’ che serve per la ricostruzione e cio’ che occorre per il cambiamento.
Prendiamoci pure qualche giorno per piangere, per maledire la sorte, le congiunzioni astrali assassine, gli dei che non distolgono lo sguardo.
E poi smettiamola. Occorre azione. Senza è come giacere in un pantano, in un lago melmoso dove tutto finisce e nulla nasce e cresce.
Diamo modo alla nostra parte emotiva , quella che scelleratamente ci guida , di sfogare la rabbia , di esprimere la paura.
Urliamo pure. Rendiamo al mondo quello che lui ci ha appena inferto.
Diamoci un tempo e poi basta.
Costruire per rinascere non è recriminazione, è spreco di energie utilizzabili in modi diversi.
Ricominciare non è rabbia , guardare avanti non è pensare a cio’ che sta dietro.
Questo è un limite tossico che ci imponiamo e che ci frena, che rallenta il fluire degli eventi.
Impieghiamo la scorta di vigore a costruire e non a disfare.
Parliamo di guarigione e non di malattia perché cio’ di cui parliamo, ostinatamente permane.
Con l’impegno e la determinazione . Camminando avanti senza pensare al passato.
Se necessario, ripudiarlo. Indispensabile, spesso, dimenticarlo.
La ricerca di un lavoro è essa stessa un lavoro che richiede metodo,caparbietà, sudore.
C’è qualcuno che ci insegna questo metodo?
Prima di tutto la Vita.
Che ogni giorno, dalla nascita, ci ricorda di non abbandonare i nostri talenti ( e tutti ne abbiamo) , di imparare ad amare cio’ che si fa perché senza l’amore non c’è collante.
E a non tradirci mai.
Impariamo un dialogo con la vita . Lei risponde a cio’ che sentiamo e non a cio’ che diciamo.
Cosi facendo la risposta è puntuale. Tutte le volte.
La Vita non dimentica.
E sarà pure banale, ma la rabbia non crea, la disperazione non porta mutamenti, il pensiero di vendetta assai meno.
Puntiamo l’attenzione solo su noi stessi. Non perdiamoci di vista.
Siamo noi i protagonisti , non puntiamo i riflettori su vecchie comparse.
Andiamo avanti senza soste, senza esitazioni, innamorandoci.

Loretta Ramognino

Rispondi