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Il Campione dopo l’Apoteosi Sportiva

Dopo la parabola della pubblicità, l’apoteosi, la carriera dello sportivo ha un rapido declino sia per problemi salutistici che economici. Gli esempi sono tanti, eccone due: Andreas Brehme calciatore e Boris Becke tennista, entrambi tedeschi. Il primo dopo il suo goal che regalò la Coppa del Mondo in Italia ’90, ebbe diverse disavventure finanziarie, si dovette riciclare, partendo dal basso, da una impresa di pulizie, il secondo, grande nel tennis, (detto bum bum per l’esplosività dei suoi colpi), si trovò presto in notevoli difficoltà finanziarie e non naviga certo nell’oro, come tanti campioni. Dopo aver vissuto nel mondo delle stelle, un mondo che non insegna a gestire le proprie, anche se ingenti fortune. Sotto i riflettori si è abbagliati, non si pensa, non si impara a gestire i propri guadagni con sane capacità e conoscenze nel mondo finanziario. Durante l’attività hanno a disposizione benefit strabilianti auto, casa. Bisogna pensare a cosa farò da grande, già durante l’exploit sportivo, durante gli anni d’oro, considerato che anche lo studio è stato spesso sacrificato Dopo l’apice della carriera sportiva, con entrate facili, non pensano nemmeno alla salute (malattie e traumi talvolta invalidanti da curare). Quando si smette l’attività, la carriera, senza una assennata gestione del patrimonio, arriva il periodo le vacche magre, periodo meno florido, senza grandi introiti. Considerato che una carriera sportiva può durare al massimo 20anni, i compensi mediamente non superano i 50.000 euro anno, il 75% esaurisce in 5anni le proprie risorse e solo il 5% riesce a vivere bene Per porgere aiuto, informazioni è nato “Nexet life”, un progetto di educazione finanziaria, costruisci il tuo domani (come risparmiare, investire), gestire il dopo carriera, spiegando che nella vita bisogna lavorare per obiettivi: guadagnare, risparmiare, investire. Spendere è facile, ma mettere da parte, gestire per avere una rendita, una vita dignitosa e serena un po’ meno. Quasi tutti gli sportivi vorrebbero restare nell’ambito dello Sport, ma spesso non hanno né arte né parte, solo il patrimonio di esperienze acquisito durante l’attività e non basta. Sarebbe stato utile già durante la carriera sportiva, seguire corsi propedeutici, di qualificazione all’inserimento, per il proseguo, nella successiva attività se si sceglie ancora lo Sport.

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