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ATTUALITÀ

Il parco eolico delle Rocche Bianche allo start

A dodici anni dall’avvio dell’iter amministrativo, con var ostacoli e cambiamenti, richieste di rinvio dell’apertura dei cantieri, modifiche progettuali, sembra giunta davvero l’ora del varo del progetto per la realizzazione del parco eolico Rocche Bianche, che interessa le zone collinari del Comune di Quiliano e, per quanto riguarda strade di accesso e cavidotti, coinvolge pure il territorio del comune di Vado Ligure. Il soggetto autorizzato, che originariamente era la società Fera srl di Milano, è ora la società Levante Srl, sempre di Milano. Il progetto è dell’ingegner Paolo Papucci, accompagnato dalla relazione geologica che esclude rischi per l’assetto idrogeologico dell’area interessata dai lavori, firmata dal geologo Gabriele Civardi Nei giorni scorsi la Provincia di Savona ha autorizzato la società Levante ad occupare i terreni necessari per l’esecuzione dei lavori, ordinandone l’occupazione temporanea e fissando gli indennizzi per l’esproprio che, comunque, si concluderà con la realizzazione degli impianti. Lunghissimo l’elenco degli espropriati, tutti proprietari di boschi che saranno attraversati dalla strada di servizio; in un solo caso il provvedimento riguarderà un terreno coltivato ad uliveto.

Respinto, nel 2011, nella stesura originaria, che era stata presentata già nel 2006 dalla società Fera, il progetto di parco eolico era stato ridimensionato e ripresentato nel 2013, dopo un’analisi congiunta con Terna e Snam Rete Gas che aveva permesso di superare le criticità relative alle distanze da rispettare in prossimità di linee elettriche dell’alta tensione e dei metanodotti interrati. Nonostante il parere negativo della Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici nell’aprile 2014, il progetto bis aveva superato l’esame di Valutazione d’impatto ambientale della Regione Liguria.

La revisione del progetto ha ridotto da 6 a 4 il numero degli aerogeneratori da installare lungo il crinale di Cima delle Rocche, che sovrasta la frazione Sant’Ermete di Vado da un lato e la borgata Faia di Quiliano dall’altra. Si tratta di torri eoliche di media taglia, ciascuna da 2,35 Mw di potenza installata, con altezza al mozzo di quasi 100 metri e diametro massimo del rotore pari a 92 metri. La potenza complessiva sarà pari a circa 9 Mw e potrà garantire una produzione energetica stimata in quasi 24 mila Mwh/anno. Risale ad un anno fa il via libera definitivo della conferenza dei servizi.

Foto da: Rete della Reistenza sui crinali

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