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Il rilancio del turismo che viene dal mare e per il mare

L’Italia nel 2019 è stato il quarto Paese più visitato al Mondo; la Liguria regista 14 milioni di presenze annue. Il PNRR prevede grandi investimenti nel settore del turismo ma anche in quelli strettamente collegati come quello delle infrastrutture.

“Il turismo quest’anno è cresciuto”, dichiara l’assessore allo sviluppo economico portuale del comune di Genova Francesco Maresca, “ma non come nel 2019 e la blu economy è una colonna importante nel settore”.

Stessa soddisfazione da parte del governatore Giovanni Toti :”Il turismo è molto importante per la blu economy senza dimenticare grandi eventi come il Salone Nautico legato alla produzione della nautica da diporto; abbiamo recuperato il porto di Ventimiglia e Rapallo creando un’importante rete tra le diverse marine senza dimenticare i grandi accordi come quello tra Genova e Miami. I porti di Genova, Savona e La Spezia sono importanti ma ora occorre ripartire e servono opere come il Terzo Valico, la Diga Foranea ed il raddoppio ferroviario. I porti del nord Europa come Anversa e Rotterdam sono legati alla città e vi è la necessità di avere un Ministro del Mare ma lasciando la gestione dei porti alle città. Il PNRR è importante e perdere questa occasione non è possibile”.

“Il mare è molto importante per la promozione turistica e la presenza dei croceristi visto che alcuni che sbarcano a Savona vengono in visita qui”, sottolinea Laura Gaggero, assessore al turismo del comune di Genova, “ma con la ripartenza del turismo occorre valorizzare alcune zone tra cui Boccadasse. Bisogna proseguire così anche perchè le presenze dei turisti qui a Genova nel 2021 sono state superiori a quelle del 2019 poichè la nostra città è stata promossa anche durante la pandemia e ringrazio l’assessore Maresca per avermi coinvolta”.

“Il settore turistico è importante ma occorre creare legami con le crociere e gli sport nautici”, afferma Giovanni Satta dell’Università di Genova, “ma le opportunità di business sono tante ed occorre fare sinergia tra pubblico e privato. La blu economy ha in sè il 3% dell’economia nazionale e dà lavoro al 35% degli occupati totali del nostro Paese; stiamo assistendo ad un passaggio dal turismo di massa ad un turismo lento e sostenibile poichè cambia la domanda. Il PNRR è importante ma i fondi devono essere spesi per essere maggiormente competitivi e fare rete”.

“Per noi il turismo nautico è importante così come la promozione del mare e delle barche; la maggior parte delle imbarcazioni presenti in Italia è meno di 8 metri”, evidenzia Stefano Isnardi di Confindustria Nautica, “ma certe Nazioni hanno più barche che il nostro Paese. Un ero investito nei cantieri nautici ne genera ben sette di guadagno ma occorre conoscere la domanda e l’offerta ed il servizi essenziali; la Cina ha tentato di fare un mercato nautico ma purtroppo non ha avuto successo”.

“Occorre sviluppare progetti importanti per scoprire l’impatto sul territorio dei superyacht; un’imbarcazione di 50 metri ha un impatto economico di 8800 euro al giorno ma vi è necessità di offrire servizi adeguati per tutto il territorio”, conclude Cinzia Farinetti di Genova for Yachting.

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