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Il servizio delle raccomandate: un vero “disservizio”

raccomandataOrmai è opinione comune che il servizio della consegna delle raccomandate è un vero e proprio disservizio. Ma, cominciamo da capo. Anzitutto c’è da obiettare che le raccomandate vengono consegnate a casa dell’interessato al mattino. Guarda caso, però, al mattino l persone normali sono a lavorare e chi non lavora è fuori casa per fare la spesa o le varie commissioni o, se preferite, per farsi gli affari suoi. Morale della favola, a casa non c’è praticamente mai nessuno e gli addetti alla consegna non fanno che lasciare l’avviso nella cassetta delle lettere. Nell’avviso (sono in molti ad asserire che molto spesso le persone non vengono nemmeno chiamate al citofono per verificare veramente se sono in casa o no) sta però scritto che la raccomandata potrà essere consegnata soltanto il mattino successivo e, per giunta, dopo le ore 10. Ma come? Una raccomandata può essere una notifica o comunicazione molto urgente e l’utente del servizio può ritirarla solo il mattino successivo? Cose da ridere, o meglio, da piangere, non esiste proprio! Ma non è finita qui, anzi, qui comincia il bello. Al mattino successivo le persone, guarda caso, lavorano come il giorno prima e sono costrette a lasciare il proprio posto di lavoro, richiedendo permessi, per andare all’ufficio postale a ritirare la propria raccomandata: qui, parlo espressamente dell’ufficio di Piazza Aldo Moro, trovano una coda infinita, a volte di 35/40 persone che attendono anch’esse di poter ritirare la raccomandata. Ma, cosa ancora più bella, c’è un solo impiegato a provvedere alla consegna della raccomandata stessa, per cui la coda diventa spesso di 40-50 minuti se non oltre l’ora (a me è successo decine e decine di volte). Ma, ci chiediamo in tanti, non possibile mettere, almeno, due impiegati addetti alla distribuzione delle raccomandate? Costa così caro? Da un dipendente è stato obiettato che non è possibile mettere due addetti alla distribuzione perché il “registro” delle raccomandate è uno solo! Ci sembra veramente assurdo e allucinante che non possano essere messi due registri e, quindi, due impiegati addetti alla consegna. Un registro potrebbe comprendere dalla lettera A alla lettera G e il secondo registro dalla lettera G alla lettera Z. Vi sembra così complicato? Evidentemente, non c’è la volontà di migliorare il servizio e di venire incontro a chi deve andare personalmente a ricevere la sua raccomandata.

In definitiva, oltreché ricevere la raccomandata il giorno dopo (non potrebbero essere recapitate a casa al pomeriggio o alla sera?) occorre anche perdere un’ora e oltre del proprio lavoro rischiando anche di trovare una bella multa per divieto di sosta? A me è successo! Tanto meglio, così arriverà un’altra raccomandata, un’altra “AG”. Per chi la esegue una raccomandata costa molti soldi e chi la riceve dovrebbe essere messo nella condizione di averla subito senza fare la “via crucis” che abbiamo poc’anzi detto e che, ormai, è cosa comune per tutti! Fino a quando durerà questo disservizio, che suona anche a poca educazione e premura verso il cliente? Se l’amministrazione delle Poste non ha i soldi per pagare gli straordinari a chi porterebbe le raccomandate a casa nel pomeriggio o alla sera (cioè quando le persone normali sono a casa) potrebbe aumentare di 20/30 centesimi la spesa e, perlomeno, riuscire a dare un servizio più veloce e meno dispersivo!

E poi, spiegatemi il perché le raccomandate non possono avere degli addetti alla loro consegna anche nella serata. Basterebbe mettere dei turni adatti e alternare il personale delle Poste. Ma, forse, stiamo chiedendo davvero troppo! Meglio non aggiungere altro!

Carlo Colla

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