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In arrivo a Genova una delegazione turca per approfondire gli storici legami commerciali e tra le antiche fortificazioni

Genova e la Turchia, un legame che affonda le proprie radici nella storia, negli insediamenti dell’impero marittimo commerciale di Genova sul Mar Nero, e che sarà al centro della missione di una nutrita delegazione turca, la prossima settimana in città; lunedì 18, infatti, la delegazione turca, con la possibile partecipazione anche del viceministro turco alla Cultura e al Turismo Gökhan Yazgi, sarà a Genova per un incontro organizzato a Palazzo Ducale dall’Associazione culturale Turkey-One sul tema delle fortificazioni e stazioni commerciali dal Mediterraneo al Mar Nero.

“Il recupero e la rivitalizzazione del nostro sistema delle antiche fortificazioni, finanziato dal governo con il Pnrr, testimonia la nostra attenzione per un patrimonio storico e architettonico di grande interesse internazionale”, dichiara il vicesindaco Pietro Piciocchi, “ed il progetto di ricerca sulle fortificazioni genovesi in Turchia è molto sentito. Questo ci rende orgogliosi per l’interesse sia in ambito scientifico sia diplomatico che le antiche vestigia genovesi suscitano ancora oggi, diventando una leva anche per importanti collaborazioni culturali e di scambio; l’obiettivo comune, per i prossimi anni, è il riconoscimento del sistema delle fortificazioni genovesi come patrimonio dell’umanità UNESCO”.

Stessa soddisfazione da parte di Barbara Grosso, consigliera delegata ai Rapporti Internazionali :”Genova è gemellata dal 2013 con il quartiere Galata di Istanbul e questo incontro è un’occasione per rinforzare e ricordare i rapporti di collaborazione bilaterali con un Paese in cui la nostra città ha lasciato una traccia storica; nel 2021 c’è stato un primo momento di collaborazione con la città di Izmir ma quella del 18 settembre è un’occasione importante. Si parte dalla storia di Genova e dagli insediamenti che ci sono ricordando che la Turchia ha grandi capacità politiche; tutto ciò consente di valorizzare le relazioni internazionali con scambi culturali che permettono di collaborare insieme per una visione di pace. E’bello poterci vedere in presenza e lunedì prossimo con la delegazione turca si potrà fare un secondo confronto rinforzando le relazioni internazionali con un Paese dove Genova lascia una testimonianza storica; è altresì necessario far crescere questo legame”.

“E’necessario avere buoni rapporti con la Turchia che è una dei protagonisti della geopolitica mondiale”, sottolinea il giornalista e scrittore genovese Marco Ansaldo, inviato a Istanbul, profondo conoscitore della Turchia e Consigliere scientifico della rivista di geopolitica LIMES, “e bisogna pensare alla storia di Genova ma anche guardare al futuro. Dobbiamo guardare alle superpotenze del futuro e la Turchia ambisce ad esserlo; questa nazione è importante per la cultura, la storia, il commercio e la diplomazia senza dimenticare una sua esposizione mondiale su tanti scacchieri. La strada per l’ingresso nell’Unione Europea, nominata spesso da Erdogan, è difficoltosa e la Turchia guarda all’Asia anche se, allo stato attuale, gioca da battitore libero muovendosi in autonomia facendo parte di organismi internazionali. Questo Stato sta giocando la partita in modo intelligente e spregiudicato come il suo leader; sono contento di questo incontro visto che si parlerà di fortificazioni genovesi presso il Mediterraneo ed il Mar Nero. Sarà presente uno studioso che è stato direttore dell’ex Palazzo Imperiale, detto anche Topkapi; Istanbul è una vera gemma e lunedì prossimo sarà una giornata intensa di lavori”.

“I rapporto tra Genova, l’Oriente, il Mar Nero, la Crimea ed Istanbul sono forti e Genova ha tracciato questa opportunità nella sua storia medioevale; tutto ciò è stato un grande hub del Mediterraneo con manufatti importanti tra cui le mura. San Giorgio è presente nella nostra cultura ma è orientale ed è bello trovare sulle mura di Galata, presso Istanbul, gli stemmi delle famiglie genovesi che qui non ci sono più; pochi anni fa sono stati trovati bastimenti affondati e ben conservati ed alcuni erano della nostra città. Si può fare tanto e riconoscere questo legame è necessario; si racconta che alcune famiglie sono arrivate a ruoli di potere presso la città e Giustiniani Banca è stato il leader delle cellule commerciali più attive che teneva i contatti tra l’Estremo Oriente nel Mar Nero e la madre patria con rotte durate più di 300 anni. La Turchia è sempre stata strategica per il commercio con lo Stretto dei Dardanelli passando dall’estremo est e nel passato la geografia determinava ruoli importanti con relazioni nate su rotte già tracciate; nel 1247 Genova ha creato il Trattato del Ninfeo che prevedeva la possibilità di commerciare attraverso il Bosforo. La nostra città è un importante interlocutore per l’Oriente a livello commerciale e culturale e il 2024 sarà dedicato a Genova Medioevale e Mediterranea”, conclude lo storico Giacomo Montanari.

 

Genova, dal 2013, è gemellata, inoltre, con Beyoglu-Galata, la municipalità dell’area metropolitana di Istanbul; la delegazione turca parteciperà anche alla presentazione, sempre lunedì 18, alle 18, del libro “La marcia turca-Istanbul crocevia del mondo” del giornalista e scrittore genovese Marco Ansaldo, inviato a Istanbul, profondo conoscitore della Turchia e Consigliere scientifico della rivista di geopolitica LIMES. Il tema delle fortificazioni era già stato oggetto di analisi da parte di studiosi genovesi, tra cui l’archeologo e attuale prorettore dell’università degli Studi di Genova Fabrizio Benente e il professor Paolo Stringa, che interverranno entrambi il prossimo 18 settembre per l’incontro a Palazzo Ducale.

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