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ATTUALITÀ

Incubo sulle strade della Liguria

Venerdì 20 aprile scorso, al mattino, giornata da incubo da Celle Ligure a Savona, con code che si sono protratte sino a sera inoltrata e sono poi riprese nella giornata di ieri, sabato 21; disagi dovuti sempre ai lavori di ripristino e di verifica della stabilità della galleria di Sant’Ermete, direzione Ventimiglia, sicuramente complessi e da non prendere alla leggera, a seguito dell’incidente, con successivo incendio, occorso al pullman sul quale viaggiava una scolaresca marchigiana. E’ necessario, inoltre, garantire la sicurezza, dopo che la circolazione sul tratto di autostrada è stata parzialmente riaperta con l’adibire il tunnel in direzione di Savona ad entrambi i sensi di marcia mentre rimane chiuso il tunnel in direzione di Ventimiglia.

Prevedendo il forte afflusso di turisti o di spostamenti favoriti dal lungo weekend e dal bel tempo, che da oggi, nonostante qualche meteorologo partigiano – non nel senso resistenziale ma nel senso proprio di partigianeria, di parzialità –  cerchi di negarlo, comincerà a peggiorare, la Società Autostrade ha sconsigliato gli spostamenti da e verso il Ponente Ligure, raccomandando di non mettersi in viaggio  se non per stretta necessità, irritando i vertici della Regione. Il Presidente della Giunta, Toti, così si è infatti espresso in merito: “Sconcertante l’allarme diffuso da Società Autostrade con l’appello di non recarsi nel ponente ligure a causa di un incidente.Spetta a società autostrade, che garantisce la viabilità, attrezzarsi in modo tale da recuperare in tempi brevi situazioni e calamità come queste. Non possono pagare i liguri  i ritardi e le inefficienze di una società che dai liguri guadagna milioni di euro. Così non si può andare avanti, convocheremo immediatamente la società che gestisce la tratta per comprendere le ragioni di tale situazione: pretendiamo di conoscere nel dettaglio il piano delle emergenze che riteniamo totalmente inadeguato, e chiederemo subito al Ministero delle infrastrutture di approfondire se il contratto di concessione viene rispettato e, in caso contrario, di assumente immediatamente le più drastiche iniziative”.

Non è accettabile che nel fine settimana di apertura di Euroflora e del primo assaggio d’estate, un incidente, come quello verificatosi ieri, lasci la Liguria spezzata in due per giorni” ha aggiunto l’assessore regionale ai trasporti e al turismo Gianni Berrino: “Non è accettabile che un incidente, fortunatamente non mortale, crei disagi per giorni. Se il protocollo di emergenza (come mi hanno riferito i responsabili del tronco autostradale interessato) è questo, evidentemente va rivisto e aggiornato profondamente. Come ha già detto il presidente Toti, siamo disponibili a un tavolo tecnico per rivedere il piano delle emergenze. Non è accettabile, inoltre, che i responsabili di società Autostrade e Autofiori facciano dichiarazioni allarmistiche per disincentivare i turisti a venire in Liguria, invadendo campi non di loro competenza. Per raggiungere la Liguria di Ponente c’è una viabilità alternativa a quella autostradale, dal colle di Cadibona, al Col di Nava, al Col di Tenda, percorso decisamente piacevole per un tour nell’entroterra, alla via Aurelia; e c’è naturalmente anche la ferrovia. Invito i turisti che vogliono venire nella nostra regione a utilizzare questi collegamenti. Penalizzare, con dichiarazioni catastrofiche, le migliaia di nostri operatori turistici in questo periodo che segna, di fatto, l’avvio della stagione pre estiva non è accettabile“.

L’assessore Berrino si e messo in contatto coi responsabili di Autofiori che hanno smentito di aver diffuso dichiarazioni di invito a non mettersi in viaggio, dirottandone l’eventuale responsabilità all’impresa di manutenzione; hanno garantito comunque, per questa mattina,  la riapertura della galleria coinvolta, per una carreggiata, in direzione ponente, ed il completo rientro in servizio per la serata.Secondo quanto riferito, la galleria verrà chiusa nuovamente nella notte dal 24 al 25 aprile, per consentire la bonifica, i lavori di ripristino e di messa in sicurezza che saranno ultimate, dopo i “ponti” del 25 aprile e 1 maggio.

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