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ATTUALITÀ

La compagnia ‘San Fruttuoso’ sul palco del teatro Don Bosco

scaravelli, foto Jolly-Verdacchi

Sarà la compagnia ‘San Fruttuoso’ di Genova a calcare le scene del teatro Don Bosco di Savona, sabato 24 ottobre (alle ore 21) e domenica 25 (in replica, alle ore 16). Nel testo dialettale di Enrico Scaravelli, ‘Pe’ na magnà de Marenghi’, è narrata la vicenda, ambientata a Camogli, di un pescatore che aveva, tra gli antenati, un bisavolo garibaldino: tra le mani ha un vecchio diario e, appesa al collo, porta una chiave d’altri tempi, che dovrebbe aprire un bauletto che contiene un tesoro! Peccato che del bauletto non ci sia alcuna traccia… e il povero Bertomè, questo il nome del protagonista, a volte sembra impazzire! Non è il solo a fare voli di fantasia per il giorno in cui gli riuscirà di mettere le mani su tanta fortuna; anche altri, vicino a lui, si permettono di fantasticare… Il contenuto del bauletto, infatti, cambierebbe totalmente la vita di chi vive tutti i giorni in mezzo all’odore del pesce!
Questo sarà il secondo evento del calendario della sedicesima rassegna teatrale 2015-2016, curata dal Teatro e dalla Compagnia di casa, ‘La Torretta’ di Savona. Undici appuntamenti, di cui dieci in dialetto, per onorare l’anniversario della morte di Gilberto Govi (28 aprile 1966). Non necessariamente spettacoli di origine goviana, quelli ai quali assisteremo fino ai primi di aprile dell’anno prossimo, ma un’immersione nel campo svariegato del dialettale. ‘Oggi il dialetto viene parlato sempre meno e rischiamo di perdere un patrimonio non solo di suoni ma di contenuti, di valori morali che il dialetto esprime con un’efficacia tutta propria, che non appartiene alla lingua italiana’, dice Don Giovanni Margara, direttore artistico del Don Bosco.
La compagnia ‘San Fruttuoso’ lo scorso anno inaugurò la stagione 2014-2015 con la commedia: ‘Na famiggia comme se deve’; nel 2013 venne a Savona per presentare una pièce ambientata nel periodo della Resistenza: ‘Gente nostra’. Accanto ad ogni pezzo teatrale c’è sempre la firma di Scaravelli (commediografo, nato a Mantova, oltre quaranta testi teatrali in genovese, mantovano e in lingua), che approda a Genova a 3 anni e diventerà funzionario direttivo del Comune. Per hobby, ha scritto e scrive racconti per i giovani o storie vere di guerra, poesie in genovese e in mantovano, infine è paroliere (un centinaio di canzoni in lingua – e in genovese -, cantate, tra gli altri, da Tony Dallara, Bobby Solo, Betti Curtis…).
Appuntamento quindi, a questo fine settimana, per: ‘Na magnà de Marenghi’, e poi sarà il turno, il 7 e 8 novembre, della compagnia ‘La Torretta’, impegnata in ‘Sutta a chi tucca!’, di Luigi Orengo (nella foto Jolly-Verdacchi, Scaravelli).

Laura Sergi

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