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ATTUALITÀ

La curva degli incidenti tra Celle ed Albisola sotto la lente della Procura

Il dispositivo di rilevamento di velocità – tutor –  dell’A 10 tra Albisola e Celle Ligure sembra essere inutile per evitare gli incidenti, l’ultimo dei quali è lì avvenuto, sempre nello stesso tratto, per fortuna senza gravi conseguenze per le persone,lo scorso 10 febbraio. E ci vorrebbe poco a comprenderlo, ci permettiamo di aggiungere; forse, esprimiamo un parere da profani, occorrerebbe perfezionare la segnaletica ed imporre, in quel punto, un limite di velocità oggettivo e con segnale e non astratto e “soprannaturale” come quello dettato dal tutor.

Fatto sta che il sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Battista Ferro ha aperto un fascicolo per “atti non costituenti reato” per analizzare la situazione di quel tratto autostradale, già noto, poeticamente, ma ci sarebbe più bisogno di prosa che di poesia, come “curva maledetta”!

Nel frattempo è stata eliminata la cunetta che per tanti conducenti potrebbe causare la’uscita di strada dei veicoli , sebbene “Autostrada dei Fiori” spieghi che un mezzo inclinato nel canale di scolo, lì finirebbe perché già senza controllo;  ma è appunto a tale controllo che occorre a tutti i costi provvedere!  Nel frattempo proseguono accertamenti  nell’inchiesta per la morte degli operai, mentre erano al lavoro sul tratto, travolti da un camion nell’incidente lì avvenuto nel marzo del 2017. All’attenzione anche la larghezza delle carreggiate.

La CNA di Savona così si esprime in merito : “E’ una importante decisione assunta da parte della Procura di Savona quella che  riguarda l’apertura di un’indagine sugli incidenti accaduti con frequenza allarmante sull’A10  e che vede coinvolti mezzi pesanti e non solo.Un vero campo di battaglia che la CNA di Savona ha più volte denunciato nei numerosi incontri davanti al Prefetto e che mette al centro della cronaca nera un tratta autostradale della nostra Regione assiduamente frequentata dagli autotrasportatori di merci e da autovetture private”.

“Siamo arrivati ad un punto tale – afferma, Aldo Contini, Presidente di CNA / Fita di Savona, – che non passa ormai mese che quella tratta autostradale non finisca sulle pagine dei giornali per incidenti anche gravi”.

“Non possiamo più astenerci dal definire gli autotrasportatori e gli utenti coinvolti, quali vittime vere e proprie di una situazione infrastrutturale gravemente deficitaria – insiste Giuseppe Barberis, delegato territoriale per il settore merci di CNA Fita Savona – nei confronti della quale nulla possono i disincentivi messi a punto per limitare la velocità su quel tratto autostradale. C’è un tratto, quello maggiormente sotto i riflettori, ove la carreggiata a tre corsie non permette il minimo spazio di manovra se non con il rischio di invadere le altre corsie e teniamo presente che stiamo parlando di un’autostrada già stretta, con molte curve e spesso battuta da vento forte. Se non si ricorrerà a misure urgenti purtroppo leggeremo ancora tante troppe notizie di questo genere”.

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