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La Gallinara, presto la visiteremo

L’isola di Gallinara, l’affascinante “tartaruga”, che si fa notare, al largo di Alassio e di Albenga, civettuola e invitante, presto non sarà più “irraggiungibile” – altra sua nota ammaliante! – e, sia pure in modo limitato e regolamentato, sarà possibile visitarla; diventerà pertanto meta turistica a tutti gli effetti. Il Comune di Alassio e la società Gallinaria Spa, proprietaria dell’isola, stanno infatti addivenendo ad un’intesa che prevede la stipula di un contratto di comodato d’uso per consentire lo sbarco sull’isola di piccoli gruppi di visitatori, con un massimo di 20-25 persone per giro, per escursioni con accompagnatore a fronte dell’assunzione, da parte del Comune, dell’onere di manutenzione dei percorsi, dell’ installazione delle opportune indicazioni e dell’attuazione di quanto è necessario per garantire la sicurezza delle escursioni. La visita dll’isola sarà possibile per l’intero anno ad esclusione del mese di agosto.

Il comune di Alassio si riserva la facoltà di gestire i servizi direttamente o tramite le proprie società partecipate, anche se come primo provvedimento dovranno essere ottenute le necessarie autorizzazioni dagli enti e dalle autorità competenti, considerato il particolare regime vincolistico al quale è soggetto il territorio dell’isola Gallinara. In tale ottica sarà valutata l’opportunità di posare un campo boe per l’attracco di natanti e imbarcazioni nei pressi dell’isola, con l’obiettivo di evitare il disordinato ancoraggio che rappresenta talvolta un vero e proprio ostacolo all’utilizzo del porticciolo dell’isola da parte dei soggetti autorizzati nonché un potenziale danno al fondale marino.

Alassio proporrà un accordo quadro con il Comune di Albenga, nel cui territorio l’isola ricade, che da sempre ha sostenuto l’idea delkla valorizzazione turistica dell’isola, nel perseguimento di una collaborazione comprensoriale sostenuta da interessi coincidenti. Tra l’altro è di questi giorni la notizia che la Regione Liguria ha autorizzato l’Associazione Ingaunia Aqua Diving di Albenga al tracciamento di un percorso subacqueo archeologico e biologico, con finalità di divulgazione scientifica e promozione del turismo.

La Gallinara fu meta di passaggi già dall’antichità, attestati dal ritrovamento, nei fondali circostanti, di diversi reperti archeologici di marineria e di suppellettili risalenti all’età prima di Cristo; nota a Catone ed a Varrone, che riportarono la nota faunistica della presenza di galline selvatiche, da cui probabilmente il nome, fu luogo di romitaggio per San Martino di Tour, dopo che l’ufficiale dell’esercito romano si dedicò alla vita religiosa, e sede di un monastero di San Colombano prima e benedettino dopo. Ancora nella seconda guerra mondiale costituì un luogo di interesse, per motivi strategici; l’esercito tedesco vi realizzò infatti un sistema di difese, pure assai complesso, che prevedeva l’impiego di pezzi di artiglieria che potevano entrare in azione, su piazzole che consentivano una panoramica di 360°, fuoriuscendo, su rotaie, da due gallerie; tali reperti bellici sono custoditi presso l’Arsenale di La Spezia. Sul fondo marino intorno all’isola si trovano pure il relitto di una nave del XVIII secolo ed una statua di Cristo, posata il 29 settembre 1998.

Prepariamoci quindi ad una futura, interessante, irrinunciabile escursione!

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