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CULTURA

La presentazione del libro “La radice rossa, Savona e il Pci”

Conoscere la storia di un partito permette di poterne valutare la portata. Questo ha spinto un gruppo di appassionati militanti a dedicarsi alla gravosa opera di riordino e conseguente digitalizzazione dell’archivio storico del PCI. Da questo immenso lavoro ne è scaturita un’opera di livello che già nel titolo conserva la linfa originaria da cui sono scaturite le personalità politiche che hanno fatto grande la sinistra nella nostra provincia raggiungendo l’apice nella stagione 75/76. Martedì 15 novembre presso la Sala Stella Maris in piazza Rebagliati 2, a Savona, si è tenuta infatti la presentazione del libro “La radice rossa, Savona e il Pci”. Al centro del volume la formazione del gruppo dirigente della Federazione savonese del Pci, passando in rassegna i vari Magliotto, Scardaoni, Urbani, Amasio, Vallarino, Aglietto, Roncallo, Bruzzone. Come sempre a fare gli onori di casa è stato l’irriducibile Giancarlo Berruti, tesoriere del Partito Democratico e re di quella che si chiamava Festa de L’Unità ed era un evento sì di partito ma capace di andare ben oltre la politica coinvolgendo la città che nei giorni della festa in estate si trovava giocoforza tra gli stand del Prolungamento per mangiare, ballare, sentire i dibattiti, incontrarsi. Era un grande evento popolare capace di calamitare, in una quindicina di giorni , decine di migliaia di persone.Dopo il suo saluto ed accorato amarcord sono intervenuti Carlo Ruggeri, segretario provinciale Pci dal 1984 al 1989 ed ex Sindaco, Elio Ferraris, segretario provinciale Pci dal 1980 al 1984 poi passato come organizzatore alla segreteria nazionale, Luciano Pasquale, presidente della Fondazione De Mari che ha contribuito all’evento ed infine gli autori del libro: Sergio Tortarolo e Pino Raimondo. Ognuno ha dato il proprio contributo, chi ricostruendo l’epopea storica dalla scissione del 1921 con il partito socialista, chi mettendo a fuoco le scelte e la vision dei leader Gramsci, Togliatti, Longo, Berlinguer, che facendo sintesi su temi tutt’oggi attuali come le logiche del settarismo, la tentata supremazia della politica sulla cultura, la ricerca della Democrazia Progressiva vista come piena realizzazione della Costituzione. A nome della Fondazione “Centofiori”, associazione senza fini di lucro, costituita nel 2007 con lo scopo esclusivo di promuovere attività culturali e storiche, legate all’arte e allo studio, Berruti ha ringraziato il sindaco di Quiliano Isetta, presente all’iniziativa, per aver intitolato un parco ad Enrico Berlinguer nell’imminente centenario della sua nascita. Così faranno con alcune vie cittadine Vado e Spotorno, mentre Savona (il sindaco avv. Russo non ha potuto esserci in quanto impegnato con il governatore Toti sulla spinosa questione del reparto di maternità) ha già annunciato che intitolerà alcune parti dei giardini del Prolungamento a Mare al leggendario artefice del Compromesso Storico.

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