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CULTURA

LA PROCESSIONE NOTTURNA DEL VENERDI’ SANTO (3)

Proseguiamo la nostra descrizione della Processione notturna del Venerdì Santo di Savona, siamo arrivati alla cassa (4) Il Bacio di Giuda, episodio diventato emblema del tradimento. Questa cassa custodita nella bellissima chiesetta di Santa Lucia esprime notevoli tematiche, la principale, come ovvio è il tradimento, in questo specifico episodio effettuato tramite un atto di amore o di rispetto: il bacio. In passato si era soliti baciare l’anello dei potenti per esprimere la propria sottomissione. Qui in qualche modo Giuda esprime un messaggio di scissione diabolico. Per alcuni poeti (romantici in particolare) Giuda sarà una specie di eroe, in quanto incarna l’essenza del ribelle, di chi si oppone. Altri, forse in una logica più cristiana, considerano Giuda il male assoluto. Per Dante Alighieri, l’azione compiuta da Giuda è a dir poco inconcepibile, tanto da arrivare ad utilizzare il suo nome per nominare una parte dell’inferno: La Giudecca. Non solo, il poeta lo pone tra le fauci di Satana:

Quell’anima là sù c’ha maggior pena”,
disse ‘l maestro, “è Giuda Scariotto,

che ‘l capo ha dentro e fuor le gambe mena… ,

Come abbiamo già scritto, la processione del venerdì Santo è una continua rappresentazione della lotta tra il bene e il male. Senza il tradimento dell’apostolo, non si sarebbe mai compiuto il destino di Gesù. Giuda è colui che in qualche modo porta a compimento la volontà divina, forse dando ragione a Sant’Agostino per cui il male è a servizio del Signore. La cassa successiva è (5) Cristo legato al palo, in cui Gesù è deriso e denigrato. Esposto a quello che oggi chiameremmo “lo schiaffo del soldato”. I legionari (non rappresentati nella cassa) lo colpiscono alla spalle. Lui è legato, non sa da dove proviene il pericolo e non può difendersi. Una notevole metafora della rappresentazione dell’incertezza vissuta dall’essere umano. Il quale nella vita è sempre esposto ai pericoli senza sapere da dove essi provengano.

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