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CULTURA

La rivalorizzazione del ruolo storico del savonese Colombo

Interessante e ricca di sorprese la conferenza allestita dall’Associazione culturale Cristoforo Colombo – Savona,svoltasi a partire dalle ore 18,00, nella sala della Stella Maris, presso la chiesa di san Raffaele al Porto,nel giorno del 528° anniversario della Scoperta dell’America. Una ricca occasione per celebrare il nostro illustre concittadino  in Savona. Dopo i saluti ufficiali ai convenuti su invito e l’introduzione ai lavori da parte del Dott. Renato Giusto, in rappresentanza dell’amministrazione comunale ed in qualità di esperto cultore di storia e di arte, ha preso la parola l’ing. Rinaldo Massucco, componente della Consulta, che ha illustrato i tratti caratterizzanti della città nel periodo 1380-1440, che dopo le ricerche del prof. Nicolini è risultato essere molto positivo per i traffici marittimi e di conseguenza per l’intero sviluppo economico della città medievale (è stato ricordato come in questo lasso di tempo venga collocata, 1436, la nascita del Colombo savonese, ben diversamente da quanto asseriscono genovesi (1451) e spagnoli, che cercano di appropriarsi della natività del grande navigatore). E’ stata poi la volta di Max Calzia fervente assertore dell’appetibilità del “brand” il quale dopo aver trasmesso alla platea le sue esperienze in America del Sud e Centrale, ha auspicato alla istituzione di un Ufficio del Turismo nel quale Colombo rappresenti un punto focale da cui ripartire. A Filippo De Nobili è toccato il compito di riconfermare la prova regina della “savonesità” del personaggio traendo convintamente spunto da due documenti, ritenuti oltremodo attendibili (un Memorial o Registro Breve di Corte del 1491 e Archivi Militari scoperti nel 1892)  verranno nuovamente presentati i documenti spagnoli che testimoniano la savonesità di Cristoforo Colombo. Infine il focus è stato brillantemente concluso dall’appassionato studioso Franco Icardi,il quale nei suoi numerosi scritti, ha più volte dimostrato che Christóbal Colón come veniva chiamato in Spagna, in una udienza reale (davanti alla regina Isabella I di Castiglia ed a suo marito Ferdinando II d’Aragona) si dichiarò nato a Savona (natural de Saona).Non c’è che dire, ancora una volta un evento ben riuscito ed una ritrovata voglia di proseguire nel percorso intrapreso.Una vera “chicca” la consegna da parte del ca.Renato Italo De Feo di tre francobolli introvabili emessi in occasione delle Colombiadi 90.
Felicino Vaniglia

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