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ATTUALITÀ

L’Eco si presenta: Giorgio Siri, cantore dell’arte e non solo

Sono nato a Savona il 10 luglio 1958, ma mi considero un cellese a tutti gli effetti. Mia madre (cellese Doc) fu la prima a trasmettermi l’amore per la mia città, per la sua vita, le sue persone e la sua routine. Dopo il diploma al Liceo classico, intrapresi la carriera universitaria a Genova, in via Balbi, dove scelsi giurisprudenza, senza però terminare gli studi. Una scelta senza dubbio sbagliata, la mia, che mi ha tuttavia aiutato nel successivo percorso lavorativo. Nel frattempo la mia passione per la letteratura continuava a crescere e sebbene il mio lavoro riguardasse la contabilità – prima nei cantieri Campanella, poi presso Athena informatica, passando per Fumagalli di Vado – continuai a scrivere.
Il mio esordio nel mondo del giornalismo locale risale al 1981, quando iniziai a collaborare – con tanto di mansioni burocratiche – con A Civetta di Celle, rivista inizialmente all’ombra del partito democristiano (in cui tra l’altro militai per dieci anni), poi indipendente. E’ proprio in seguito a questa esperienza che ho conosciuto Roberto Pizzorno. In che modo? La risposta è scontata: la nostre strade si incrociarono quando, nel 2009, Pizzorno diventò direttore de A Civetta. L’anno successivo nacque il sodalizio Siri – Eco di Savona.
Il mio rapporto con il giornalismo è particolare: mi considero un melomane accanito, ma porto con me anche la passione per la storia, in particolare quella musicale. L’Arte è, come dimostrano gli articoli, il mio settore di punta. Questo rispolvera la mia adolescenza da liceale appassionato di musica, ma con sogni da architetto, poi tradotti in studi giuridici, prima di tornare alla loro forma originaria: l’arte. Ce ne ho messo di tempo, ma alla fine le passioni della mia gioventù sono riemerse.

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