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L’incontro cosmopolita dal tema : “Se la guerra fosse Donna”

Martedì 14 marzo, ore 17, presso la propria sede operativa in via Giacchero snc (angolo Corso Colombo), l’USEI-APS (Unione di Solidarietà degli Ecuadoriani in Italia) tutta la cittadinanza savonese, è stata invitata in occasione della Giornata Internazionale della Donna, all’incontro tematico: “Se la guerra fosse Donna”.
“A pochi giorni dalla Giornata Internazionale della Donna ci sembra importante sottolineare oltre alla lotta per i diritti delle donne, la loro emancipazione, l’uguaglianza di genere, le discriminazioni e le violenze, un nuovo spunto di riflessione e discussione, mai così attuale come in questo difficile periodo Internazionale: e se la guerra fosse donna? – affermano gli organizzatori -. Sia guerra che pace sono sostantivi femminili, ma chi fa la guerra è quasi sempre l’uomo, la donna la subisce e la soffre sempre e con lei le persone più fragili della famiglia, gli anziani e i bambini. Ne parleremo con donne di varie nazionalità appartenenti a paesi attualmente in conflitto, con le quali cercare di conoscere e capire la loro prospettiva e le possibili soluzioni per arrivare a un mondo di pace”. Al termine dell’incontro, è stato offerto al pubblico un aperitivo. Hanno partecipato all’evento :
Parisa (Iran) Bice ( Palestina) Maria ( Ucraina) e Yobana ( Perù).
che hanno raccontato dal loro punto di vista cosa significa per loro (donne migranti) vivere il conflitto del proprio Paese in terra straniera. Il titolo dato all’evento era una provocazione ha detto Antonio Garcia, presidente dell’USEI, una provocazione che alla fine è diventata una domanda : cosa succederebbe se la guerra fosse una donna? Le risposte non sono state certo facili da dare, ma un’opinione comune è stata quella che se il mondo fosse governato dalle donne, ci sarebbero sicuramente meno guerre. Un pubblico numeroso era presente alla convention presentata da Alba Barabino e Leila Caola, entrambe volontarie USEI. Al termine, le quattro relatrici hanno ricevuto in dono un bulbo di arbusto ornamentale bianco come simbolo della pace da curare, da far crescere e da mantenere in vita.

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