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POLITICA

Longo: L’oscura anima di Botteghe Oscure

L’ambiguo ruolo di Luigi Longo nella fine di Mussolini e il suo percorso controverso nel panorama politico italiano.

L’oscura anima di Botteghe Oscure ha un nome, Luigi Longo. Questo enigmatico personaggio, noto anche come Gallo, ha lasciato un’impronta indelebile sulla vicenda esistenziale e politica del nostro paese. Segretario generale del Partito Comunista Italiano dal 1964 al 1972, Longo è stato un esponente storico del comunismo italiano e mondiale, ma la sua storia è avvolta da un alone di ambiguità.

Il percorso di Longo inizia nel primo dopoguerra, quando abbandona gli studi per dedicarsi all’impegno politico. Entra nell’organizzazione giovanile del Partito Socialista Italiano e si avvicina a figure come Antonio Gramsci e Palmiro Togliatti. Nel 1921, partecipa alla scissione dal PSI e passa al Partito Comunista d’Italia, il futuro PCI. Da allora, Longo diventa uno dei massimi dirigenti del partito e si impegna attivamente nella lotta contro il regime fascista.

Durante gli anni trenta, Longo si distingue come dirigente delle Brigate internazionali nella guerra di Spagna, dimostrando il suo stretto legame con Togliatti e l’Unione Sovietica di Stalin. Durante la seconda guerra mondiale, diventa il capo politico-militare delle formazioni partigiane comuniste della Resistenza italiana, contribuendo in modo significativo alla lotta contro il nazifascismo.

Tuttavia, è proprio in questo contesto che emergono le ombre dell’ambiguità di Longo. Ciò che sconcerta è il suo coinvolgimento nel destino di Benito Mussolini. Secondo alcune testimonianze, Longo avrebbe avuto un ruolo nell’esecuzione del Duce, nascondendosi dietro lo pseudonimo di Valerio (Walter Audisio). Sebbene le versioni dei fatti siano contrastanti e mai completamente chiarite, l’ombra di Longo su quel tragico episodio persiste.

Nel secondo dopoguerra, Longo continua a svolgere un ruolo di rilievo nel panorama politico italiano. Diventa vicesegretario del PCI e partecipa attivamente alla riorganizzazione dei quadri comunisti. Nel 1964, dopo la morte di Togliatti, assume la carica di segretario del partito. In questa veste, prosegue la linea politica togliattiana, promuovendo la “via italiana al socialismo” e sostenendo il concetto di “policentrismo” nel movimento comunista internazionale.

Tuttavia, la sua leadership non è priva di controversie. Nel 1953, Longo ottenne l’annullamento del matrimonio con la falsificazione della firma della moglie. Questo episodio causò la sua esclusione dalla Direzione del PCI e gettò ombre sulla sua condotta morale.

Note: Luigi Longo – Wikipedia

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