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Migrazioni nella storia

DI PINO ROSSO

La specie umana nella sua lunga storia iniziata milioni di anni fa con Homo Abilis e Homo Sapiens, ha sempre manifestato interesse a spostarsi alla ricerca di nuovi territori per migliorare le condizioni di vita, spazi liberi, verso nuove esperienze. La migrazione umana è un movimento di persone da un luogo ad un altro temporaneo o permanente Si può avere una migrazione interna o esterna da un paese ad un altro. Immigrazione significa ingresso in un luogo diverso da quello di origine, mentre lo spostamento verso altra destinazione si chiama emigrazione. La migrazione, di solito dovuta a motivi economici o politici, può interessare singole persone, famiglie, gruppi, può essere volontaria, o forzata sino ad arrivare a deportazioni di gruppo o traffico di esseri umani (pulizia etnica o schiavismo). Gli insediamenti di piccole popolazioni in territori non abitati sono detti “colonia” (insediamenti di coloni). Gli spostamenti dei popoli nomadi non sono da considerarsi migrazioni e alla stessa stregua sono da considerare il turismo o i pellegrinaggi perché manca il presupposto di volersi stabilire in modo permanente. In epoca antica, lasciarono profondi segni anche da noi i Fenici originari della costa orientale del Mediterraneo (Libano, Palestina) che si mossero, nel XXI sec a.C., specie per fini commerciali, verso occidente Grecia, Italia (Trapani, Palermo, Cagliari, Africa (Cartagine)Spagna (Cadir, Barcino, Siviglia), forse la Britannia. La migrazione con relativa colonizzazione Greca si realizzò in due tempi IX e V secolo a.C. La prima con spostamento verso l’Attica, coste dell’Anatolia (in greco dove sorge il sole) Asia Minore per i Romani),odierna Turchia sponde del mare Egeo e Nero. e iI sole Samo e Clio. La seconda ad opera dei cittadini liberi che volevano maggior autonomia e consideravano la Gracia un paese povero di risorse e materie prime, che iniziarono a colonizzare Italia Meridionale (Trapani, Taranto, Catania, Agrigento, Napoli), Francia (Massalia, Nicea), Mar Nero (Bisanzio), Spagna e Magreb. Tutte con forte legame con la madre patria (usi, costumi, cultura, lingua), imponendoli ai nativi. In ere più vicine a noi, spostamenti di massa (schiavismo), iniziarono nel XVII da Africa ad America Flussi anche più importanti tra ‘800 e ‘900 da Europa specie a Nord America (si calcola 50 milioni) soprattutto da Irlanda dovuti a carestia per la malattia delle patate, fonte di nutrimento, poi toccò ai popoli dell’Europa meridionale verso Americhe per la crisi dell’agricoltura. Infine dopo la prima Guerra Mondiale, la ricostruzione attira milioni di persone verso Germania, Belgio, Svizzera, Francia. Nel 1951 fu fondata una organizzazione per assistere i migranti. Grandi gli spostamenti interni si sono verificati nel continente Africano, verso Sud e Nord Poi iniziano movimenti verso l’Europa in modo legale (visto turistico) che lasciano scadere. Dopo vengono attratti dai trafficanti. Nel 2007 iniziano pattugliamenti di controllo, contrasto trasformatosi poi in assistenza e salvataggio. Ai giovani provenienti da Africa e Asia negli anni ’90 si aggiunsero anche quelli provenienti da Est a seguito perestroika di Gorbaciov. La migrazione non è una peculiarità del genere umano ma viene praticata, alla ricerca di migliori condizioni di vita, anche da animali per piccoli percorsi accompagnati da pastori (transumanze), ma anche su lunghi percorsi. Una curiosità emergerebbe se volessimo fare le animaliadi per valutare la resistenza su lunghi percorsi. Il primo posto sarebbe appannaggio della Sterna artica che percorre circa 35.000 Km da Artico a Antartico e ritorno e, nella sua vita, percorre circa 2 milioni di Km, il 2° posto toccherebbe alla Balena grigia (30.000 Km) da Artico a Messico, mentre il 3° posto spetterebbe alla farfalla “Monarca” che può percorrere lunghi percorsi (3/4000 Km) da Canada a California.

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