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Archivi

Alla scoperta delle meraviglie d'ItaliaCULTURA

MOSTRA ABITI CARRÀ A SANREMO grazie a Giovanni e Vincenzo

Si chiamano Giovanni Gioia e Vincenzo Mola. Sono i detentori di un archivio prezioso, a dir poco unico: un archivio privato di 325 abiti di scena indossati, negli anni, dalla mitica Raffaella Carrà, in trasmissioni tv, servizi fotografici, film, interviste.
Come percepibile, sono amanti veri dell’artista e di come abbia rappresentato la storia del costume nella tv italiana ma non solo.
Fino al 12 Febbraio, al Forte Santa Tecla di Sanremo ci sarà un’esposizione, con 35 di quei brillanti, eccentrici, originali, unici vestiti. Si intitola “A far la moda comincia tu”. Ci sono stata: un tripudio di abiti di paillettes, piume, colori.
C’è quello blu elettrico, della canzone “Fidati”, quello rosso, pomposo, con la coda, tipo ballerina di flamenco, indossato nella quarta puntata del Raffaella Carrà Show, nel 1988, e pure il collo piumato che indossó nel film “Barbara” e a cui, nel tempo, le piume sono state sostituite, da rosse a nere.
Sanremo non è il primo palco per questa esposizione, a dire il vero. Nell’autunno scorso Vincenzo e Giovanni hanno portato a Reggio Calabria un’esposizione dei medesimi.
C’è da dire però, che una bella cornice come quella della città dei fiori evidenzia ulteriormente la raffintezza, poliedricità e grinta che questa mostra lascia trasparire.
All’interno della struttura, storica, ex carcere, rivalutata sotto il punto di vista culturale, sotto la direzione di Alberto Parodi, oltre alla collezione privata di Giovanni e Vincenzo, un maxischermo con proiezioni, interviste, canzoni e spezzoni anche datati di archivi Rai, riporta i visitatori a quel mondo scanzonato, fatto di allegria, osare ed essere sopra le righe che, mai nessuno, come la Carrà, ha saputo incarnare sul fronte artistico.
Tra i tanti visitatori, fin qui approdati nella cittadina ligure, anche Pietro e Silvio, fondatori della pagina fb “Il salotto di Raffaella” per veri amanti (come la sottoscritta) della Raffa nazionale.
Se non ci siete ancora stati, fate un passo a questa mostra, aperta dalle 10 alle 18 fino a domenica 12 febbraio.
E non stupitevi se, uscendo, con gli occhi che vi brilleranno ancora, per cosi tanta lucentezza, non riuscirete più a smettere di cantare “A a aa a far l’amore comincia tu“.

                                           Milvia Tardito 

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