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ATTUALITÀ

NATALE SOTTO LE MACERIE

di Lorenzo Ivaldo

Il Natale 2016 sarà caratterizzato dalle macerie. Infatti la dorsale appenninica dell’Italia è stata colpita da un evento sismico che ha devastato e distrutto intere cittadine dell’Italia storica e medievale.

I bambini che abitavano in quei luoghi sono sconvolti sia per la perdita di persona care, sia per la paura provata e per l’insicurezza che loro riserva il futuro.

In altre parti del mondo Siria, Iraq, Libia, Afganistan si vive da anni sotto i bombardamenti ed in presenza di attentati che fanno decine di morti colpendo, indiscriminatamente, obbiettivi sensibili non militari come ospedali, scuole ecc..

Di fronte a tanto dolore e tanta disperazione viene spesso di chiederci come Dio possa permettere simili scempi.

A questa domanda (anch’essa disperata) vengono fornite risposte fatte di rassegnazione o di visioni trascendenti.

Recentemente un commentatore di Radio Maria si è spinto ad affermare un concetto assolutamente blasfemo che in sintesi asseriva essere il terremoto la punizione di Dio per l’approvazione della legge che disciplina le unioni civili. Pensare a Dio come ad una entità che uccide donne e bambini per punizione contro una legge che si può non approvare ( ed io personalmente approvo solo in parte) è un’autentica bestemmia. L’unica attenuante che io posso concedere a quel religioso che l’ha pronunciata ( e ribadita il giorno dopo malgrado la riprovazione generale anche delle gerarchie ecclesiastiche) è che si tratti di un sacerdote fanatico ed estraniato dalla realtà quotidiana. Io ho sempre diffidato dei fanatici che considero un po’ limitati intellettualmente e credo sia vero quanto mi diceva un amico varazzino che fra un delinquente e uno scemo bisogna preferire il delinquente perché almeno ogni tanto si riposa.

Resta però il fatto che spesso di fronte ad immani disgrazie viene da chiederci quale sia la volontà divina.

Il problema è che le immani tragedie sono provocate o dalle guerre o dai cataclismi naturali.

Che le guerre siano conseguenza della volontà dell’uomo è fuori discussione. Per prevenire le guerre non si può chiedere a Dio di far morire, preventivamente, tutti i dittatori che intendono provocarle.

Anche le calamità naturali, peraltro, hanno molto spesso, se non quasi sempre, come causa aggiuntiva il mancato rispetto della natura da parte dell’uomo.

Prendiamo ad esempio i terremoti che hanno distrutto una parte notevole delle nostre cittadine medievali del centro Italia. Il terremoto è un cataclisma naturale non prevedibile in tempi ragionevolmente brevi. Non si può negare, tuttavia, che i morti derivanti dal terremoto abbiano come causa prossima l’incuria dell’uomo che non ha provveduto negli anni ad una capillare opera di prevenzione e dell’adeguamento delle abitazioni, malgrado fosse notorio che quelle erano zone ad alto rischio sismico.

Che cosa può fare Dio per evitare le tragedie? Mandare terremoti più deboli per avvisare preventivamente gli abitanti delle zone interessate? Scosse di preavviso e terremoti meno devastanti se ne sono avuti negli anni (anche nelle zone colpite dall’attuale cataclisma)ma non si è, quasi mai, voluto capire il segnale!

Ci si dimentica sempre, in questi momenti dolorosi, che l’Uomo è stato creato da Dio libero delle proprie scelte: sia nel perseguimento del bene, che nel compiere il male. Senza questa libertà non ci sarebbero merito e colpa. Se fossimo obbligati a scegliere il bene non saremmo liberi e, di conseguenza, non avremmo meriti nelle nostre buone azioni , così come non avremmo colpe nel praticare il male. Saremmo solo degli automi!

La libera determinazione è uno dei cardini della Religione cattolica!

Anche San Tommaso d’Acquino fonda la sua etica sulla “libertà dell’uomo” intesa come capacità di giudicare e scegliere i comportamenti eticamente finalizzati alla ricerca del bene.

Dice S. Tommaso nella “Summa theologiae” che «… La volontà tende al proprio oggetto secondo l’ordine della ragione, essendo la facoltà conoscitiva quella che presenta all’appetitiva il proprio oggetto. Quindi l’atto mediante cui la volontà tende a una cosa presentata come buona, essendo ordinato al fine dalla ragione, appartiene materialmente alla volontà e formalmente alla ragione… »

Vorrei terminare, queste riflessioni, con le ultime parole di Gesù sulla croce “In manus tuas Domine commendo spiritum meum”.

Buon Natale a tutti.

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