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ATTUALITÀ

NEL BLU DIPINTO DI BLU…..

di Giorgio Siri

Il Festival di Sanremo è stato veramente il “manifesto” della canzone italiana, nonostante le opinioni dei detrattori, che indubbiamente sono parecchi. Sanremo ha lanciato molte delle canzoni che poi ci si è ritrovati a canticchiare, a fischiettare, ad avere in testa…certo il livello è quello “popolare”ovvero quello di massa o rivolto alla massa; il Festival forse non faceva e non fa per l’élite dei cantautori italiani, un drappello indubbiamente insigne, che ha altri riferimenti di ascolto, altre platee, ma non per questo a Sanremo non è dato ascoltare canzoni di elevato valore artistico, che a volte, se non spesso, non sono state scelte come le vincitrici ma, lo stesso, da Sanremo sono state lanciate e rese note! Il “Disco per l’Estate” ed il “Cantagiro”, ad esempio, hanno costituito manifestazione di grande respiro, nello spettacolo canoro nazionale, ma Sanremo è rimasta pur sempre la “vetrina” più ambita che non si è eclissata. “Nel blu dipinto di blu”, il celebre brano di Migliacci e Modugno, che ne fu l’interprete esclusivo, divenne un successo planetario, a torto od a ragione simbolo della canzone italiana, ma molti altri sono i motivi celebri che, da Sanremo, si sono irradiati. In ogni caso, dal genere”melodico” agli “urlatori”, al pop-rock, Sanremo è, a buon diritto, il contenitore di una parte cospicua della musica leggera italiana e quasi tutti i più noti cantanti nazionali vi sono,per una ragione o per l’altra, passati!

Nel 1951 la prima canzone a vincere, non il primo cantante, è “Grazie dei Fiori”, un malinconico addio ad un amore perduto, l’ultima, nel 2016, è “Un giorno mi dirai”, degli Stadio, un meditativo brano pop rock. Fra i due ce n’è per tutti i gusti: dopo il “melodico” iniziale, il successo di Modugno che replica, nel 1959, con “Piove” insieme con Dorelli; compaiono quindi Betty Curtis e Luciano Tajoli con “Al di là”, e siamo, nel 1961, al decennale del Festival. Arrivano quindi Rascel e Dallara con “Romantica” e, mentre Claudio Villa comincia a farsi strada, fanno la loro comparsa due ragazzi: Gigliola Cinquetti e Bobby Solo; nel 1964 la Cinquetti , nata nel 1947, in coppia con Patricia Carli, con “Non ho l’età” tocca i vertici del successo e, nel 1965, Bobby Solo, nativo del 1945, vince, in coppia con i The New Christy Minstrels, con “Se piangi se ridi”, una bellissima canzone, ma era dall’anno precedente che Bobby aveva conquistato la discografia ed i Jukebox, spopolando con “Una lacrima sul viso”, non vincitrice ma lanciatissima a Sanremo.

Oltre a Villa, si fanno poi strada Iva Zanicchi, Sergio Endrigo, Nicola Di Bari, Nada; nel 1969, “Zingara”, cantata dalla Zanicchi, in coppia con Bobby Solo, è un altro “boom”; nel frattempo, nel 1967, il Festival è funestato dalla morte di Luigi Tenco: fatto connesso con gli eventi della manifestazione.

Nel 1971, quando Nicola di Bari, insieme con Nada, raggiunge il top con “Il cuore è uno zingaro”, sulle scene del Casinò, che cominciano a cambiare volto in modo evidente, Lucio Dalla presenta uno dei suoi successi più indiscussi: “4/3/1943”. Gli anni 1970 inoltrati, con la loro ondata contestataria, non abbattono Sanremo, dove si presentano Peppino Di Capri, Gilda (cantautrice), i Matia Bazar, gli Homo Sapiens, che vincono nel 1977 – la prima volta per un gruppo pop – con “Bella da morire”. Negli anni 1980 fanno la loro apparizione Toto Cutugno, Albano e Romina, Riccardo Fogli, Eros Ramazzotti, Anna Oxa, Fausto Leali. Nel 1985 i “Ricchi Poveri” vincono con “Se m’innamoro” ma, nel 1971, con “Che sarà”, in coppia con José Feliciano, avevano entusiasmato il pubblico; e se Toto Cutugno aveva vinto nel 1980 con “Solo noi”, è nel 1982, con l”Italiano” che diventa un “numero uno”! Da brividi anche “Adesso tu” di Ramazzotti, che vince nel 1986, mentre i tre big Morandi, Tozzi e Ruggieri, vincono nel 1987 con “Si può dare di più”; nel 1983, l’estemporanea vittoria di Tiziana Rivale con “Sarà quel che sarà” aveva messo in luce, seppure per poco, l’interessante compositrice che, nel 2008, avrebbe ideato lo “stile italo disco”.

Negli anni 1990, dopo la vittoria dei Pooh nel 90, si affermano Cocciante, Barbarossa, Ruggeri, Baldi, Giorgia, Ron e Tosca, Jalisse, Annalisa Minetti; negli anni 2000 Elisa, Alexia, Marco Masini, Simone Cristicchi, nel 2009 Marco Carta emerge dal talent show “Amici” di Maria De Filippi, seguono i successi di Scanu, Vecchioni, Emma, Mengoni, Arisa, Il Volo, prima dell’ultimo, nel 2016, degli Stadio. Abbiamo tralasciato le “Nuove Proposte”, da cui provengono nomi di tutto rispetto che poi hanno vinto, a volte, anche come “big”, tra questi ultimi ci limitiamo a citare Ramazzotti, Annalisa Minetti, Masini.

Discussioni, polemiche, recriminazioni,scontento, accompagnano, e negli anni in modo sempre più vivace, i risultati della competizione, che, comunque, e tutti i titoli che abbiamo citato lo stanno a dimostrare, rimane ben viva e ricca di apporti sempre nuovi!

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