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ATTUALITÀCuriosando qua e là

Niccolò Paganini torna a Genova, inaugurata la scultura dedicata al celebre musicista

Grande successo per l’inaugurazione,  presso il Teatro Carlo Felice, della scultura in bronzo realizzata da Livio Scarpella, dedicata a Niccolò Paganini, uno dei più grandi artisti di ogni epoca nato a Genova nel 1782. La scultura, delle dimensioni di circa 2 metri e del peso di 180 chili, è in bronzo ed ha una leggera patina dorata che gli dona una luce propria; dopo la realizzazione dei bozzetti preparatori il progetto ha conosciuto una battuta d’arresto a causa dell’emergenza sanitaria. Le operazioni di modellazione e fusione sono state portate a termine tra giugno e settembre ed ora la statua è stata posizionata su un basamento realizzato dai tecnici del Comune di Genova, di concerto con la Sovrintendenza.

“Ringrazio il Teatro Carlo Felice dicendo che l’opera ci piace molto”, dichiara il Sovrintendente Claudio Orazi, “e Paganini ha suonato qui per l’ultima volta il 5 dicembre 1834 per un concerto a favore dei poveri della città. La civiltà musicale genovese è antica e ricca; la sua storia si intreccia, da una parte, con la storia dello sviluppo urbano e culturale di Genova e, dall’altra, con le gloriose sorti della musica europea, dal medioevo ai nostri giorni. Niccolò Paganini, assieme ad altri eccelsi creatori liguri di nascita o d’adozione, come Alessandro Stradella, Pasquale Anfossi, Luciano Berio, Felice Romani, è un simbolo importante di questa tradizione che, viaggiando sulle note della musica, ha saputo conquistare tutto il mondo”.

Grande soddisfazione da parte dell’artista Livio Scarpella, autore dell’opera :”Saluto tutti e ringrazio la Fondazione Pallavicino con il direttore artistico Vittorio Sgarbi; ho realizzato una versione statica ed una dinamica della scultura usando il linguaggio della stessa e ne sono contento. Ho studiato la figura di Paganini ed ho in seguito fatto la statua; volevo una figura dinamica con una patina dorata affinchè avesse un aspetto solenne. Ho realizzato l’opera in quattro mesi e mi sento di dire che è un tassello fondamentale per la mia carriera; questo è un lavoro per me insolito e singolare e sono felice quando la scultura viene scoperta”.

“L’artista ha svolto un importante lavoro”, sottolinea il maestro dell’autore dell’opera, “ed ha in sè una capacità normale e diabolica non accademica con un’idea radicata nella contemporaneità. Scarpella possiede amore e non nostalgia per il passato senza dimenticare la voglia di guardare avanti legata alla conoscenza”.

“Sono contento del fatto che la Fondazione Pallavicino lavori per la memoria e abbia donato l’opera alla città di Genova”, afferma Vittorio Sgarbi, direttore artistico della fondazione, “senza alcun condizionamento dalle tendenze dell’arte contemporanea. Quando il Principe Pallavicino mi ha detto di voler realizzare una scultura dedicata al famoso violinista sono rimasto colpito in modo positivo; Paganini non ripeteva mai un’esecuzione di un brano poichè poteva fare cosa voleva avendo in sè un prodigio quasi diabolico nella forma delle sue mani e nel corpo facendo diventare lo strumento un suo prolungamento. Ho preso sul serio la richiesta del Principe e l’artista Scarpella, con la sua intelligenza viva, ha soddisfatto pienamente le richieste dei committenti; l’immagine statica della statua è stata stravolta ed il suono sembra uscire dal violino. La scultura ha in sè forme dinamiche e ringrazio l’artista, l’assessore Cavo, il Principe Pallavicino ed il sindaco Bucci che sono sicuro sarà eletto con un ampio margine il prossimo anno”.

“La figura di Paganini è molto importante”, ricorda il Principe Domenico Pallavicino, presidente dell’omonima fondazione, “e la fondazione che presiedo ha deciso di omaggiare la città di Genova con una sua scultura. L’artista Scarpella ha svolto un ottimo lavoro che ha valorizzato pienamente la figura del famoso violinista ma la collaborazione con l’amministrazione comunale è stata molto importante”.

“Niccolò Paganini è uno dei figli più illustri di Genova, uno degli “ambasciatori” che ha portato il nome della città nel mondo e un simbolo della nostra cultura e della nostra arte”, commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Genova Barbara Grosso, “e una statua che ne celebri la figura è il giusto omaggio per un compositore e musicista geniale che ha saputo rivoluzionare la tecnica espressiva del violino apportando straordinarie innovazioni. La scultura, per la quale ringrazio la Fondazione Pallavicino che ha voluto donarlo alla città, il critico Vittorio Sgarbi e naturalmente l’artista Livio Scarpella, può senz’altro inserirsi in un percorso “paganiniano” che comprende Palazzo Tursi, al cui interno è esposto il celebre violino realizzato da Guarneri del Gesù nel 1743 e da lui denominato affettuosamente il mio cannone-violino”.

“Questo è per Genova un momento importante e ringrazio la Fondazione Pallavicino nella persona del Principe”, evidenzia l’assessore regionale Ilaria Cavo, “e proprio presso il Carlo Felice ci sarà uno dei simboli di Genova nel mondo che potrà essere ammirato da turisti e residenti. La regione si impegna a valorizzare l’immagine del famoso violinista poichè occorre guardare alla storia per trasmettere ai giovani i nostri valori; faremo un progetto simile a quello che ha coinvolto i cantautori portando questa figura nelle scuole superiori. La presenza del famoso Cannone ad Expo 2015 è stato uno degli eventi più importanti ma quest’opera ha in sè una notevole forza; lo sguardo, i movimenti e lo slancio sfidano tutti a fare qualcosa e tirare fuori il proprio talento. Paganini deve essere valorizzato anche tra i giovani nelle scuole affinchè i nostri ragazzi possano capirlo sempre di più”.

“L’inaugurazione di quest’opera è un bel momento perchè la scultura è bella e Paganini era un uomo dinamico; con cose “normali” si possono realizzare cose eccezionali trasmettendo un messaggio importante per i giovani per cui servono persone straordinarie anche nell’ottica del Recovery Plan, una sorta di Piano Marshall 2.0. Genova deve diventare una città europea e servono leader capaci e preparati; ringrazio il Principe Pallavicino per averci donato la statua di Paganini somigliando ai signori del 1500-1600. Questo è un monumento che ha in sè corpo ed anima del famoso violinista ma la città non ha fatto abbastanza per lui e la sua memoria; la statua rappresenta tanto per i giovani ma bisogna lavorare per far diventare Genova sempre più competitiva”, conclude il primo cittadino Marco Bucci.

 

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