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CULTURA

‘Padiglione 40, l’ordine imperfetto’

di Laura Sergi

Sabato 23 luglio ci sarà un nuovo appuntamento all’interno del Cinquantennale del Festival di Borgio Verezzi, che sarà preceduto dalla consegna del Premio Camera di Commercio Riviere di Liguria 2015, assegnato alla pièce: ‘Figli di un dio minore’ di Mark Medoff. Nell’estate scorsa, la rappresentazione pose con delicatezza l’accento sulla tematica della sordità: ebbe la sua prima nazionale proprio al festival di Borgio, e venne poi portato in tournée in tutto il Paese. Sul palco, sabato, il presidente della Camera di Commercio Luciano Pasquale consegnerà il premio all’attore Giorgio Lupano (protagonista con Rita Mazza, attrice non udente che per lavorare ha dovuto emigrare a Berlino) e al regista Marco Mattolini.

A seguire, ‘Padiglione 40, l’ordine imperfetto’, un’unica serata per un testo di Fabrizio Gambineri e Sandro Baldacci (anche regista), che vede anche quest’anno la compagnia Scatenati del carcere di Genova-Marassi calcare le scene. Liberamente ispirato a ‘Qualcuno volò sul nido del cuculo’ di Ken Kesey, gli attori professionisti Carola Stagnaro, Matteo Alfonso, Filippo Anania, Francesca Pedrazzi e Silvia Bargi saranno in Piazzetta al fianco di un gruppo composto per la maggior parte da persone detenute. Per Anania e Speranza è un ritorno, visto che l’estate scorsa recitarono in: ‘Angeli con la pistola’, commedia musicale di Gambineri, Baldacci e Bruno Coli (dal famoso film di Frank Capra, con la mendicante di New York, venditrice di mele, che si trasforma in gran dama).

Fu nella stagione 2014 che nacque l’idea di portare al Festival la compagnia Scatenati, grazie a Jurij Ferrini che, in una commedia, aveva inserito anche un attore detenuto (nel carcere di Marassi i reclusi stessi hanno costruito, al posto di un cortile-deposito di materiali di scarto, un teatro).

Sabato, al centro dell’evento non più una ‘favola’ ma un dramma: in un ospedale psichiatrico, regolato rigidamente, arriva un giovane violento, che spera di sottrarsi al carcere al quale è stato condannato facendosi passare per pazzo. Ma tanto gli altri sono ormai apatici e remissivi, quanto lui è pieno di voglia di vivere; l’escamotage gli è servito per non pagare il dazio, ma ha ben chiari i suoi programmi: brama libertà e chiede dignità, tutte cose che la capo-infermiera, ferrea manipolatrice, è ben lungi dal concedergli.

‘Padiglione 40’ era il reparto ‘agitati’ dell’Ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa. Riconosciuto da tutti come ‘anticamera dell’inferno’, emblema di tutte le problematiche degli Opg, chiusi definitivamente nel 2015 e rimpiazzati dalle Rems, Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza. Più volte la letteratura e il cinema hanno messo in evidenza quanto queste realtà di reclusione psichiatrica siano state inadeguate, un’autentica vergogna del sistema giudiziario sia in Italia che nel mondo.

Una serata ‘in bilico tra una lacrima e il sorriso’: così viene riassunto dagli organizzatori lo spettacolo del 23 luglio, unico della Rassegna 2016 non in prima nazionale. Scene e costumi di Elisa Gandelli, musiche originali di Coli e luci di Clivio Cangemi. Inizio come di consueto alle ore 21.30 (nella foto Azais, Mazza e Lupano l’estate scorsa in ‘Figli di un dio minore’).

Info e prevendita: Ufficio Festival teatrale, viale Colombo – Borgio (tel. 019 610167, biglietteria@comuneborgioverezzi.it, www.festivalverezzi.it).

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