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ATTUALITÀREGIONE

Predazione del lupo sui cani, presentato in Regione il report Federcaccia

Cresce il numero dei lupi in Italia e anche in Liguria la convivenza tra uomini e questi animali, nelle zone appenniniche in  cui si cerca di contrastare l’abbandono delle pratiche agricole e pastorali e lo spopolamento, presenta problemi da risolvere; è quanto risulta dalla conferenza stampa tenuta oggi in Regione con intervento dell’assessore all’Agricoltura e alla Caccia Alessandro Piana e del deputato e membro della Commissione Agricoltura alla Camera Francesco Bruzzone in cui è stato presentato il report di Federcaccia “Predazione del lupo sui cani”. Hanno illustrato il report la responsabile Coordinamento Nazionale Cacciatrici Fidc Isabella Villa e il presidente di Federcaccia Liguria Andrea Campanile.

“Ringrazio l’Onorevole Bruzzone, l’assessore Alessio Piana ed il Coordinamento Nazionale Cacciatrici”, dichiara l’assessore regionale all’agricoltura Alessandro Piana, “e le persone che vivono nel primo entroterra, tra cui agricoltori ed allevatori, non si sentono più sicure. Il numero dei lupi cresce e nel nostro Paese ce ne sono più di 3600; la nostra regione ha sia le Alpi che gli Appennini e gli animali sopravvivono ricordando che il 40% del territorio regionale è composto da boschi. I lupi si avvicinano alle aree urbane e creano problemi agli animali da affezione senza dimenticare che nel primo weekend di dicembre ci sono state sei aggressioni; questo è un problema serio ed occorre agire al di là degli ideali politici. Le sensibilità sono rispettate ma serve un ragionamento a 360 gradi senza dimenticare la nuova legge per i ristori dovuti agli allevatori a causa della predazione; quest’ultima categoria è composta da poche persone che hanno un ruolo importante permettendo di far crescere la biodiversità ma occorre tutela sia per gli animali che per i loro allevatori. E’altresì necessario dare risposte per gli animali domestici senza ritardare i pagamenti; il lupo mangia gli animali da affezione come cani e gatti ed è necessario accendere i riflettori su questo anche perchè esiste un pericolo per l’uomo. Il dialogo con il Governo centrale sta migliorando le cose ma occorre attuare correttivi e sistemi di difesa per allevatori ed animali da compagnia; è fondamentale poter contenere il lupo e poterlo allontanare dalle zone abitate ricordando che la difesa fai da te non è una soluzione ed i proiettili di gomma possono far cambiare abitudini agli animali selvatici. Ringrazio Federcaccia per il report e tutto il lavoro svolto”.

Parole simili da parte di Andrea Campanile, presidente di Federcaccia Liguria :”Questo è uno studio importante che deve continuare ed è fondamentale sottolineare che al mondo della caccia il lupo non interessa e ci siamo inseriti nello studio poichè è il primo di questo tipo e conosciamo il territorio percependo la sua delicatezza; il problema è nuovo perchè il lupo cresce e la predazione degli animali da affezione aumenta non solamente nei boschi ma anche nei giardini. Lo studio su questo fenomeno è assente ed occorre farsi alcune domande in merito all’aumento dei lupi; questo non è un report scientifico ma è vero ed i dati sono certificati uno per uno con analisi e fatti reali. Tutto ciò porta alla scienza e ad oggi solamente i lupi predano cani e gatti; ringrazio la dottoressa Villa che analizza gli elementi raccolti”.

“Ringrazio l’assessore Alessandro Piana e Andrea Campanile dicendo che da novembre 2022 al 31 agosto 2023 ci sono state 400 predazioni su cani da caccia, da compagnia e da guardiania e questo dato è una piccola parte perchè molte non vengono denunciate”, prosegue la responsabile Coordinamento Nazionale Cacciatrici Fidc Isabella Villa, “mentre dal 1 settembre ad oggi sono state 150. Sui social vediamo post in cui vengono denunciate le aggressioni, fatti davvero drammatici, e facciamo un lavoro che coinvolge tutte le regioni realizzando una fotografia della situazione che prima non esisteva; è stato realizzato un report di 180 pagine ricordando che le regioni più colpite sono l’Emilia Romagna soprattutto nella provincia di Parma e Piacenza, il Lazio ed il Veneto mentre in Liguria abbiamo branchi a Bavari dove alcune persone hanno perso il cane dopo averlo fatto uscire, a Sassello e nella zona del parco dell’Antola. Il lupo non tocca i cinghiali malati di peste suina e cerca altre fonti di cibo avvicinandosi alle case; nel passato il lupo era predatore dell’uomo ma ora le persone devono essere libere di andare nel bosco con il proprio cane. Nel nostro Paese ci sono circa 3300-3600 esemplari di lupi, un numero assolutamente sottostimato, arrivando al 19% di quelli europei e solamente la Russia ne ha di più; la Svezia, che ha una superficie maggiore rispetto all’Italia, ne ha 450 e a breve ne verranno abbattuti 100 poichè sono troppi. Nell’Unione Europea il lupo è considerato specie protetta anzichè specie particolarmente protetta ricordando che se diventano troppi si ammalano; non vogliamo la caccia al lupo ma soluzioni dalla scienza e dalla politica ricordando che il 9 gennaio presenteremo il report alla Camera dei Deputati. Occorre fare qualcosa tenendo questi animali lontani dai centri abitati usando, se necessario, proiettili di gomma per allontanarli dalle case; le persone devono essere libere di poter andare nei boschi. Tutto ciò diventa un danno economico per gli allevatori ricordando che la caccia è fuori discussione ma questo è un problema europeo”.

“Questo tema è in discussione alla Camera dei Deputati ed occorre una soluzione; la convivenza con il lupo è possibile ma non la sudditanza tanto che i cani non possono essere lasciati liberi e le recinzioni dei giardini devono essere alzate di oltre due metri per evitare la presenza di questi animali. Servono risposte che possono andare oltre identificando aree dove questi animali possono stare; i lupi, così come i cinghiali, non possono vivere in città e la follia animalara porta gli animali ad ammalarsi tanto che i cinghiali del Bisagno sono quasi tutti malati. Non vogliamo la caccia al lupo ma vogliamo ricordare che più di 50 persone con il cane al guinzaglio sono state aggredite; è necessario far ragionare chi può fare qualcosa cercando zone per questi animali rendendo l’uomo libero di poter allevare animali e passeggiare nel bosco in compagnia del proprio cane. Il lupo è carnivoro e mangia la carne che trova; questo animale è bello ma esiste anche l’uomo. Vi è uno squlibrio faunistico e serve un ridimensionamento dei lupi; in Parlamento c’è una proposta di legge sui grandi carnivori che coinvolge anche gli orsi del Trentino. La mentalità animalista ci porta a proteggere tutto creando uno squlibrio faunistico; la biodiversità è bella e anche l’uomo ne fa parte”, conclude l’Onorevole Francesco Bruzzone.

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