Da dove parte e dove va l’export agroalimentare? La risposta arriva da “l’agroalimentare italiano nel mondo”, la mappa realizzata dalla Camera di commercio di Milano e Coldiretti, con Promos, azienda speciale della Camera di commercio per le Attività Internazionali. Germania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito e Svizzera concentrano la metà dell’export
La Liguria, con 641 milioni di prodotti dell’agricoltura esportati, non contribuisce in modo significativo al risultato nazionale, dovendo fare i conti con una superficie agricola molto limitata, ma si muove comunque con un trend positivo.
Partiamo dal capoluogo: la provincia di Genova ha registrato un incremento del 5,4% tra il 2015 e il 2016, passando da 224 a 236 milioni di export agricolo. Seguono Imperia con 188 milioni, Savona con 185 milioni (183 nel 2015, +1,3%) e La Spezia con 32,4 milioni, in crescita del 3,5% . Da segnalare che Genova è la quinta provincia italiana per export di oli e grassi animali e vegetali (114 milioni), Imperia è al 20° posto per vendite all’estero di prodotti della pesca, mentre Savona è al 13° posto nazionale per export di prodotti agricoli ortofrutticoli, con 151 milioni.
La situazione italiana vede il Veneto in testa, poiché il maggiore esportatore italiano è la provincia di Verona con 2,9 miliardi di euro; seguono Cuneo con 2,5 miliardi e Parma con 1,6 miliardi.Milano è quinta con 1,4 miliardi, alle spalle anche di Bolzano. Tra le prime venti posizioni la maggiore crescita a Venezia (+15%), Padova (+12%), Firenze, Torino e Bergamo (+11%).