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ATTUALITÀ

Radio, la regina dell’etere

La radio è un mezzo eccezionale di comunicazione e trasmissione in tempo reale per più utenti anche situati in aree geografiche lontane.                             
Il 13 febbraio si è celebrata la giornata mondiale della radio, che è sicuramente il mezzo di comunicazione di massa più diffuso. La radio ha assunto diverse forme:radio analogica(AM-FM), digitale terrestre o satellitare, Web radio, radio satellitare. L’invenzione è frutto di una serie di esperimenti iniziati a fine 800. Mawell fu il primo a studiare il carattere ondulatorio della luce Hertz e riuscì a elaborare onde elettromagnetiche. Tuttavia, fu Marconi che utilizzando le onde Hertziane creò il sistema di trasmissione a grande distanza senza fili e nel 1901 inviò un segnale oltre Atlantico. Marconi fu un pioniere, un uomo dalla vita avventurosa, spinto dal desiderio di non fermarsi mai.                                                                    

Incurante della campagna denigratoria scatenatagli contro, soprattutto dal mondo delle trasmissioni  via cavo, nel 1902 , lavorando sino a 16 ore al giorno, costruì in Inghilterra, la prima grande stazione telegrafica  del mondo  (70 addetti).
Nel 1922 inaugurò, quale socio cofondatore la BBC(radio inglese) e nel  1924 in  Italia l’URI (radio italiana)  Nel 1931, diventato cattolico, ebbe da Papa Pio XI l’incarico di creare la Radio Vaticana La Radio resta uno strumento,il più giovanile, fondamentale di comunicazione/trasmissione di notizie (in auto più difficle per Tv),  per una età media di ascolto intorno a 50 anni.                                                                                                                 
La Radio, più della TV, fa compagnia, si può ascoltare ciò che piace, anche su PC e Smarthphone e nel 2010 con la genialata del  podcast  diventa un serbatoio di notizie che si possono ascoltare quando si vuole.
Nel novembre 2016, la Business School de il Sole 24 Ore ha organizzato dei Master sperimentali di 9 mesi (5 in aula e 4 stage), aperti a tutti i giovani laureati, per fare radio. Si esamineranno nuovi sistemi, per unire il passato nostalgico alle nuove tecnologie e strumenti digitali. Un mestiere non facile, un percorso per mettere in fila parole con un senso logico, non facile da vivere, col rischio di ricevere la patente di ciarlatano e non sempre con un’adeguato stipendio Che cosa serve per poter parlare in radio? Un corso di dizione, corsi di giornalismo, costruzione dei contenuti, per saper mettere insieme le notizie più importanti e non potendo far gesti  mimici, bisogna saper trasferire tutto in suoni e parole 

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