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CULTURA

Raoul Casadei, cantore di Romagna

Ieri mattina il collega Molinas ha riferito della morte di Raoul Casadei; ritorniamo sulla notizia per cercare di tracciare un profilo del “re del liscio”, musicista, compositore e cantante che ha lasciato un ricordo indelebile. La personalità di Casadei è indubbiamente legata alla Romagna, alla sua terra, ricca di storia e di testimonianze artistiche del suo passato; la stessa Gatteo, dove Raoul nacque il 15 agosto 1937, custodisce un patrimonio d’arte e di storia tutt’altro che trascurabile e solo che il nome di Ravenna evoca un luogo unico e straordinario…

La Romagna è poi la terra di Pascoli,ma il grandissimo poeta  trovò un luogo di elezione sulle alture della Garfagnana, a Castelvecchio di Barga,  lontano dalle atmosfere agricole in cui era nato, che forse gli rammentavano l’evento doloroso, inaggirabile, dell’assassinio del padre. Dalla Romagna proveniva anche Federico Fellini ed il suo nome è legato alla nativa Rimini, quasi protagonista nel film “Amarcord”,  ed in Romagna si trova Faenza, la città della Ceramica per definizione, …

Casadei, invece, ci riporta una Romagna di sale da ballo, di pergolati di osteria, di bevute di Sangiovese, ma anche di vacanze al mare, di serate estive, di amori improvvisi e magari fuggevoli, di allegria di pomeriggi spensierati ma anche di nostalgia e di malinconia e la sua Romagna pittoresca e vivida è intensa e suggestiva pur se noi, giovanissimi melomani, dobbiamo ammetterlo, non ascoltavamo di buon grado le sue mazurche ed i suoi valzer, pensando che romagnolo è pure Arcangelo Corelli (1653-1713), genio del violino, uno dei grandi della musioca barocca, ma poi abbiamo cambiato idea ed abbiamo ammesso che la musica del simpatico Raoul esprimeva un messaggio folcloristico ed artistico  di cui tenere conto e non privo di una sua tradizione importante.

Raoul Casadei, per diciasette anni maestro di scuola elementare, era appassionato di musica sin da ragazzo e raccolse l’eredità dello zio Aurelio Casadei, detto Secondo, (1906-1971), violinista, compositore ed arrangiatore, autore del popolarissimo brano “Romagna Mia”, fondatore dell’Orchestra Casadei, che a sua volta era stato il continuatore di un vero caposcuola, che fu Carlo Brighi “Zaclen“(1853-1915).

Negli anni Sessanta – raccontava Casadei, prossimo a compiere ottant’anni – facevo il maestro elementare. Poi ho raccolto l’eredità di mio zio e all’inizio degli anni Settanta ho avuto un successo incredibile. Da solo vendevo più dischi di tutti quelli che erano nella mia casa discografica , la Produttori Associati, per cui incidevano personalità come Fabrizio De Andre’. Facevo 300/350 concerti l’anno. Incredibile”. Raoul Casadei sapeva coniugare  le melodie  tipiche  del folk romagnolo con una comunicativa spontanea e carismatica,  con il pubblico, cui si rivolgeva, affabilmente, dal palco.  Sulla scia del “revival” da lui avviato, negli anni 1970 esplose il “boom del liscio”, come venne chiamato; vennero fondate moltissime orchestre e le scuole di ballo si affollarono. Nel 1973 Raoul scrisse uno dei suoi più noti  successi, Ciao mare, cui seguirono altri pezzi che hanno lasciato il segno: Simpatia, La mazurka di periferia, Romagna e Sangiovese, Romagna Capitale, Tavola grande. L’Orchestra Casadei riscosse un successo indiscusso e partecipò al Festivalbar (1973), al Festival di Sanremo (1974), a Un disco per l’Estate (1975). Raoul Casadei venne chiamato ad interpretare  spot pubblicitari, per Barilla e Biancosarti, film e fotoromanzi e compose sigle  di trasmissioni televisive come …E viene sabato, e poi domenica, Domenica in, Rimini Rimini Rimini per l’edizione del 1991 della trasmissione  Stasera mi butto, di serie tv –Figli miei, vita mia, sigla italiana della telenovela brasiliana-. Il nome “Casadei” fu oggetto di citazioni di alcuni artisti pop.

Nel 1980 si ritirò dal palcoscenico ma continuò ad esercitare la funzione di “direttore artistico” dell’orchestra  Nel 1981 realizzò un’idea geniale e inaugurò la motonave “La Nave del Sole”, una balera galleggiante che, sino all 1996 costeggiò la Riviera romagnola conducendo  in esursione i turisti, sulle note del liscio. Nel 1997 la motonave venne venduta e nel 2000 Raoul propose alla già arcinota Motonave Tritone, di Cesenatico, di esporre sullo scafo l’insegna “La Nave del Sole” per mantenere viva la tradizione, che permane, e Tritone “La Nave del Sole” salpa tuttora dal porto di Cesenatico.

Dal 2001 il figlio Mirko Casadei  gestisce l’orchestra e, come lui stesso afferma «rivoluziona di nuovo tutta l’orchestra e la ribattezza beach band portandola ancora più vicina alle nuove generazioni, proponendo i grandi successi Casadei rivisitati.»

Raoul Casadei, tra i tanti riconoscimenti ricevuti, è stato insignito, nel 2019, del ‘Premio Romagnolo dell’Anno’ e, lo stesso anno, ha partecipato al film ‘Tutto Liscio’, in cui ha interpretato se stesso.

Il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, lo ha così ricordato: “Giustamente definito -il re del liscio-, Casadei è stato un musicista amato in tutto il mondo, che con energia e passione ha fatto ballare intere generazioni portando la tradizione popolare nelle piazze e tra la gente. Io ho avuto la fortuna di conoscerlo e l’entusiasmo suo e della sua famiglia mi hanno fatto amare ancora di più la sua musica e la Romagna”.

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