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Riapre la A6, sotto il segno della speranza

Il nuovo viadotto della Madonna del Monte, sull’autostrada A6 Savona-Torino, 58 metri di lunghezza e con un peso di 300 tonnellate, è stato inaugurato ieri, venerdì 21 febbraio, una decina di giorni in anticipo rispetto a quanto previsto ed è percorribile da oggi, sabato 22.

Il viadotto sostituisce il tratto crollato il 24 novembre scorso, dopo che, alle ore 14.00 circa, si abbattè contro i sostegni del vecchio ponte, travolgendoli, una frana composta da trentamila metri cubi di materiale terroso e pietroso di cui le violentissime piogge di quel giorno provocarono il distacco dalla collina soprastante. Per procedere al ripristino, Autofiori Spa (società del gruppo Astm che possiede diverse altre aziende autostradali) ha dovuto attendere il nulla osta delle autorità, pervenuto il 13 dicembre scorso, procedendo poi speditamente nell’attuazione dei lavori.

Il 21 gennaio l’impalcato, realizzato con l’assemblaggio di due travi di acciaio alte 2,8 metri, era stato messo in opera: erano stati utilizzati speciali carrelli, sino alla zona di varo dove due gru di grande portata, l’una da 800 tonnellate e l’altra da 1.400 tonnellate lo hanno sollevato collocandolo in posizione definitiva sui quattro appoggi antisismici. Nell’esecuzione dei lavori si sono alternati circa 60 tra tecnici e operai che, a ciclo continuo, non hanno mai interrotto l’attività; l’ultima fase è stata l’armatura della soletta in calcestruzzo, sulla quale è stata realizzata la nuova pavimentazione.

L’inaugurazione di venerdì è una buona notizia che non rimedia però agli altri disagi che riguardano la tratta, per i molti cantieri di manutenzione che sono aperti lungo il percorso. Tra l’altro, tra le stazioni di Altare e Savona è disposta una chiusura completa tra il 21 e il 22 febbraio, dalle 21.00 alle 5.00, con entrata obbligatoria ad Altare.

Grande concorso di autorità all’inaugurazione, a partire dal Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola De Micheli, il Presidente della Regione, Giovanni Toti, il Sindaco di savona, Ilaria Caprioglio, Luciano Pasquale, presidente di Autofiori e della Camera di Commercio Riviere di Liguria, tutti i parlamentari eletti nel territorio, il questore Giannina Roatta, i prefetto Antonino Cananà ed il vescovo della diocesi di Savona-Noli Calogero Marino.
Vale la pena di ricordare le parole del Ministro De Micheli: “un segnale di speranza per tutti i cantieri che stiamo aprendo in tutta Italia, che sono centinaia per ogni tipo di infrastruttura”, una dimostrazione che “quando tutti si è d’accordo le cose si possono fare, mantenendo il ruolo forte di controllo e regolazione da parte dello Stato da un lato, e dall’altro il ruolo del privato che si fa carico delle responsabilità provenienti da una concessione importante come questa”.
“Voglio ringraziare tutti i lavoratori che realizzato questa splendida opera e tutte le persone che hanno dato un aiuto in tutti i modi. A loro va il grazie del Governo tutto a nome della comunità”
Presente pure un emozionatissimo, Daniele Cassol, il vigilante di 56 anni che percorreva l’A6, e, subito dopo il crollo del viadotto Madonna del Monte era sceco dall’auto per fermare le automobili ed un pullman che stavano sopraggiungendo; indossando l’uniforme di servizio, ha attraversato a piedi il nuovo viadotto. “Mi fa molto piacere essere stato invitato – ha affermato Cassol – e sono davvero emozionato”. Ha poi ancora raccontato i fatti di quel sabato 24 novembre:”Non ho avuto tempo di pensare o di venir preso dal panico, avevo qualcosa dentro che mi ha spinto prima a accertarmi che nessuno fosse coinvolto nel crollo e poi a fermare il traffico. Alla sera poi sono andato a lavorare normalmente. Mi ha fatto effetto solo quando sono tornato qua. In quel momento lì ho scaricato l’emozione. Non mi sento un eroe. Ho fatto quello che dovevo fare”.

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