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CULTURA

Roberto Vivarelli: Un Intellettuale che Esplorò la Storia e la Memoria

Roberto Vivarelli è una figura poliedrica e affascinante nella storia italiana del XX secolo.

La vita straordinaria di Roberto Vivarelli, un uomo che si arruolò giovane nelle Brigate Nere, e poi divenne un eminente storico, dedicandosi alla ricerca e alla comprensione del passato italiano.

Roberto Vivarelli è una figura poliedrica e affascinante nella storia italiana del XX secolo. Nato il 8 dicembre 1929 a Siena, Vivarelli ha vissuto un percorso di vita eccezionale, dalla gioventù segnata dalla sua partecipazione alle Brigate Nere durante la Repubblica Sociale Italiana fino alla sua eminente carriera come storico.

La sua giovinezza fu influenzata dalla scelta del fratello maggiore Piero, il futuro regista, che lo condusse a raggiungere Milano a soli 14 anni per unirsi alle Brigate Nere. Questa decisione fu motivata dalla fedeltà alla memoria del padre, un fascista che aveva volontariamente partecipato alla Campagna dei Balcani e che fu poi ucciso dai partigiani in Jugoslavia nel 1942. La partecipazione di Roberto Vivarelli alle Brigate Nere fu un capitolo amaro della sua giovinezza, ma la sua vita prendeva una svolta significativa alla fine della guerra.

Dopo la conclusione dell’esperienza nelle Brigate Nere, Roberto Vivarelli completò gli studi superiori e iniziò a insegnare in un centro di recupero per feriti di guerra, un’esperienza che avrebbe avuto un impatto fondamentale sulla sua formazione. Nel 1954 conseguì la laurea presso l’Università di Firenze e successivamente si perfezionò sia presso l’Università della Pennsylvania che presso l’Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli, dove ebbe Federico Chabod come maestro.

Uno dei momenti più significativi della sua carriera fu quando il noto storico socialista Gaetano Salvemini gli affidò la redazione dei suoi scritti sul fascismo. Questo incarico portò Vivarelli a diventare uno degli studiosi più influenti nella storiografia italiana del fascismo. La sua dedizione alla ricerca e alla comprensione della storia italiana, in particolare del periodo tra la fine della Grande Guerra e la marcia su Roma, lo portò a scrivere la monumentale opera “Storia delle origini del fascismo”, una delle opere storiografiche più importanti e circostanziate sul fascismo mai realizzate.

Roberto Vivarelli ha insegnato in diverse università straniere, inclusi prestigiosi istituti come Harvard, Princeton e Oxford. Il suo lavoro ha influenzato generazioni di studenti e studiosi, e le sue opere sono state fondamentali per la comprensione della storia politica e sociale italiana del XX secolo.

La sua carriera è stata contraddistinta da una profonda passione per la ricerca storica e dalla costante ricerca della verità storica, anche quando questa poteva essere scomoda o complessa. La sua mente acuta e il suo impegno nella storiografia italiana rimarranno un’eredità duratura, contribuendo alla comprensione critica della storia italiana moderna. La sua morte nel 2014 ha rappresentato la fine di una stagione nella storiografia italiana, ma il suo lavoro e la sua influenza perdureranno attraverso le generazioni future.

Fonte:

Roberto Vivarelli – La fine di una stagione. Memoria 1943-1945 – 2000

Roberto Vivarelli

il Mulino, Bologna

Anno di pubblicazione: 2000

 Roberto Vivarelli – Wikipedia

 

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