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Sarà una scelta giusta la riforma del Coni?



Da qui alle prossime settimane ne vedremo veramente delle belle in merito alla presunta ristrutturazione del Coni (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), in realtà non si tratta di una ristrutturazione che, magari, sarebbe anche gradita dal mondo sportivo italiano, ma si tratta di uno smantellamento del Coni, quale massimo ente sportivo nazionale che fino ad oggi, è stato l’unico organo a mandare avanti lo sport nazionale, provvedendo a tutto ed a tutti. Adesso bel bello, arriva il governo con la volontà di creare una sorta ed una specie di “ente servizi” di cui nessuno ci ha capito nulla. È lo stesso governo che, con questa orribile trovata pensa di farci credere che si interessa anche di sport! Una vergogna che si va ad aggiungere ad altre angherie governative. Già dopo l’ultima geniale trovata di mettere i Coni -Point e di cancellare i comitati provinciali Coni, le cose sono decisamente peggiorate. Adesso con questa nuova decisione del governo rischia veramente di mandare tutto lo sport italiano per aria, restando quest’ultimo senza controllo e senza una guida esperta e competente. Aumenterà la burocrazia sportiva che andrebbe, invece, molto ridimensionata e gli utenti, che sono le società sportive, non sapranno veramente a chi fare riferimento. Le federazioni sportive, già alla “frutta”, da molti anni resteranno anch’esse ridimensionate e senza i minimi aiuti economici, si prospetta un vero casino a livello nazionale. A patire, ancora una volta, saranno le piccole e medie società sportive dilettantistiche, mentre quelle maggiori con più disponibilità economica, sapranno sempre come far fronte ai problemi. Tutto il mondo sportivo è in attesa che qualcosa di definitivo gli venga comunicato nella forse, inutile speranza, che il governo smetta di inventarsi dei cambiamenti, non conoscendo nulla dei problemi dello sport, di cui si è sempre ampiamente disinteressato eppure lucrandoci sopra. Piuttosto che fare danni ulteriori, sarebbe meglio lasciare le cose come stanno oggi (e non stanno certo bene!), l’unica cosa furba da fare sarebbe quella di reintegrare i comitati provinciali Coni, che sono gli unici a conoscere le vere realtà ed i problemi dei Clubs sportivi della provincia. Oggi i comitati regionali, possono fare molto poco e, aimè, molto lontano dallo sport periferico. Vogliamo distruggere anche quel poco di sport che resta in Italia? Ebbene, pare che il governo ce la stia mettendo proprio tutta.



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