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Sassello: la parola a Dawid Colombo con dedica a Beatrice

Dopo Giacomo Calcagno, continua il viaggio dell’Eco di Savona alla scoperta del fenomeno Sassello, squadra vincitrice del girone B di Seconda Categoria.

Questa volta è il turno di Dawid Colombo, l’altro portiere della squadra di mister Biato.

Dawid, parlaci della realtà capace di vincere un torneo così combattuto

“Ormai sono da tre anni nel Sassello, una squadra che è riuscita in poco tempo a passare dalla Terza Categoria alla Prima Categoria. Ho avuto la fortuna di trovare un ottimo ambiente calcistico e compagni fantastici.  Da quando sono qua al Sassello sto veramente bene. Si tratta di  un ambiente unico che viene seguito con molta passione. Gran parte del merito è di Mister Biato: una persona umile, ma determinata e ambiziosa, che, a parer mio, in queste categorie è sprecato perché è uno degli allenatori più prearati che ho avuto sul piano tattico. Lo ringrazio per avermi portato a Sassello credendo in me, e facendomi vivere queste emozioni uniche. Siamo passati in un anno da giocarci la salvezza a giocarci la promozione vinta contro la Carcarese nei play off, un vero e proprio “miracolo sportivo”, anche perché lo abbiamo raggiunto senza due ruoli fondamentali per una squadra, ovvero un difensore centrale, senza nulla togliere a Gustavino autore di un’ottima stagione, e una punta.

La forza di questo gruppo è questa, ovvero la capacità di sopperire alle difficoltà reagendo al meglio ogni volta. Per quanto mi riguardo, il mio unico rammarico è che purtroppo negli ultimi anni ho avuto diversi problemi fisici, quindi non ho potuto giocare con continuità ed allenarmi regolarmente, ma per fortuna ho avuto un supporto dalla persona che più mi sta a cuore, la mia ragazza Beatrice, la mia prima fan, che mi sostiene in tutto e per tutto, che viene alla domenica a vedermi, anche se magari quella domenica non gioco, e a cui dedico tutti i miei traguardi, perché comunque, senza il suo sostegno quotidiano, io da solo non ce la farei”.

Come giudichi il rapporto con il tuo collega Calcagno?
“Ho sempre avuto ottimi compagni di reparto, come lo stesso Tranchida della Carcarese, con i quali sono sempre andato d’accordo,. Anche con “Jack” non c’è mai stata rivalità, anche grazie al fatto che il mister è sempre stato bravo nelle scelte, scegliendo sempre colui che era più in forma, sia fisicamente che mentalmente. In allenamento, tra battute, risate e anche varie “sfide” ci siamo divertiti molto. È un portiere molto valido, esperto, è stato un tassello molto importante all’interno dello spogliatoio. Se abbiamo raggiunto questo traguardo è anche merito suo, soprattutto nell’ultima partita col Murialdo e nella finale play off con la Carcarese, con molte parate di ottimo livello, molto superiori alla categoria”.

L’anno prossimo, ti vedi ancora con questa maglia?

“La volontà da parte mia di rimanere c’è. Spero che anche la società sia dello stesso avviso. Tutti insieme, con l’aiuto del nostro pubblico, dovremo cercare di ottenere la salvezza evitando le forche caudine dei play out. Sarà un ulteriore passo per riportare il Sassello nelle categorie che merita”.

 

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