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ATTUALITÀ

Savona chiede aiuto ai privati per la videosorveglianza

di Selena Borgna

“La percezione della sicurezza in città è minima e per implementare la videosorveglianza abbiamo fatto un protocollo d’intesa con i privati che ci permette di abbassare i costi”, ha dichiarato l’assessore alla sicurezza di Savona Paolo Ripamonti in merito all’aiuto chiesto ai privati per aumentare la videosorveglianza in città, “e questo protocollo prevede che i privati possano installare le loro telecamere su proprietà pubbliche, come pali della luce e semafori, avendo però le spese a loro carico. Una volta installate, le telecamere diventerebbero proprietà comunale ed entrerebbero a far parte del sistema integrato di tutte le forze dell’ordine, che sono carabinieri, polizia e guardia di finanza. Speriamo vivamente che a questo protocollo possano aderire molti amministratori di condominio, il CIV (commercianti) e i comitati di quartiere. Ringrazio il comandante dei vigili urnbani Igor Aloi e voglio informare i cittadini su questa possibilità, che spero possa divenire un ottimo deterrente per i malviventi. Noi forniremo ai cittadini tutti i dettagli tecnici e voglio ricordare come la sicurezza sia stato uno dei punti fondamentali della nostra campagna elettorale. Per tutti quelli che mi chiederanno quali sono i vantaggi di questo protocollo, voglio ricordare che la manutenzione degli apparecchi sarà a carico del comune e che la sorveglianza, in questo modo, sarà meno legata alle norme che un privato cittadino dovrebbe osservare e che, in questo modo, si potrà godere di una più ampia area sorvegliata; infatti se una telecamera installata da un privato permette solamente la sorveglianza del portone del palazzo o del negozio, con questo sistema si potranno riprendere anche le zone limitrofe. Ho già riscontrato molta disponibilità da parte degli amministratori di condominio e al protocollo verrà allegata una lettera che spiegherà nel dettaglio come aderire”.

“Ho già incontrato due comitati e la gestione pubblica porta anche un beneficio al privato”, ha evidenziato il comandante dei vigili urbani Igor Aloi, “potendo anche sorvegliare un area più estesa. Le immagini verranno conservate per sette giorni e hanno come finalità quella di sicurezza urbana  e di permettere un migliore lavoro di polizia. Se ci sono reati, le immagini possono essere chieste dalla polizia o dall’autorità giudiziaria”.

Consenso anche da parte dell’assessore Ileana Romagnoli :”La gestione delle immagini è sempre un problema perché occorre la delibera del condominio e l’uso implicito delle immagini non sempre è ammesso. Molto spesso i negozianti chiedono di poter essere esentati dalle multe per poter riprendere anche le strade contigue al negozio”.

“Il protocollo fa parte di un piano più esteso e ho già effettuato molti incontri con il prefetto e i vari rappresentanti delle forze dell’ordine. Credo inoltre che sia molto importante capire come lavorare con le varie forze dell’ordine”, ha concluso il sindaco Caprioglio.

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