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CULTURA

Savona e gli Inglesi

Per il secondo appuntamento de i “I venerdì di Carta. Quando i libri ci parlano”  la presentazione del libro di Alessandro Bartoli “La Savona degli inglesi”, si è svolta il ven.27.10.2023 alle ore 16.30, presso la Sala Rossa del Comune di Savona, corso Italia 19.Questo interessante studio dell’avv. Alessandro Bartoli, per la prima volta, ha offerto una documentata testimonianza della presenza britannica a Savona nei secoli XIX e XX. Lo studioso introdotto dalla dott.ssa Bottaro, accompagnandosi con la proiezione di slides inedite ha ripercorso le tappe salienti del lungo legame commerciale e culturale che lega la nostra città (a Londra esiste Savona Street) all’Inghilterra. A tenerci uniti attraverso gli scali portuali era l’importazione di carbon fossile in prevalenza da Cardiff e Bristol. Le osterie avevano i menù esposti tradotti in inglese. La comunità britannica tra i secoli XIX e XX era proliferata e l’antica amicizia si suggellò ancor più in occasione del drammatico affondamento del Transylvania il 4 maggio 1927 di fronte alle coste di Bergeggi in cui si distinsero eroicamente pescatori e marinai savonesi che misero in salvo decine di naufraghi inglesi. La nave venne attaccata da un U-boot, un sommergibile tedesco che da tempo incrociava nei paraggi. Venne poi scortata da due cacciatorpedinieri giapponesi che cercarono invano di intercettare il sommergibile, ma nonostante ciò affondò, provocando la morte di circa 400 persone.
I superstiti vennero soccorsi e accolti in gran parte dalla popolazione della costa, che cercò di accorrere con ogni mezzo sul luogo dell’affondamento, nonostante il mare grosso e la distanza da terra. Molti furono  ricoverati nelle case di chi li aveva soccorsi. Per questa ragione, il governo inglese diede numerose onorificenze a persone e comuni della costa. Questo rimane ancora oggi l’affondamento più tragico mai avvenuto nel mediterraneo.

      

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