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Turismo, dati in crescita per gli agriturismi in provincia di Savona

Segnali positivi per il turismo in Liguria, che in questa estate ha fatto registrare un interessante trend positivo non soltanto per le strutture presenti nelle località marine ma anche per gli agriturismi, a dimostrazione della crescente voglia dei viaggiatori di ritrovare il contatto con la natura. Ecco i dati relativi alla provincia di Savona e all’intera regione.

Vacanze in agriturismo: una tendenza in aumento

Quella di trascorrere le vacanze in agriturismo è una scelta sempre più diffusa, sia tra i viaggiatori italiani che tra quelli provenienti dall’estero, che in questi anni stanno riscoprendo il piacere di rilassarsi in contesti naturali e di utilizzare queste strutture come punto di partenza per le gite nelle varie località turistiche.

A differenza di quanto avveniva in passato, quando la ricerca di un posto letto si concentrava soprattutto nelle zone vicine ai punti strategici delle città o nei pressi delle principali spiagge, oggi infatti c’è molta più voglia di unire il divertimento al relax e di dormire lontano dal caos, magari in strutture ricettive che possano garantire massimo comfort ma anche un pieno rispetto dell’ambiente, tra cibi a km 0 e arredi ecosostenibili.

La nuova tendenza è dunque quella del turismo green, un trend che Savona e la Liguria sembrano in grado di poter cavalcare con successo vista la forte offerta in questo settore. Stando a quanto riportato nel rapporto sul turismo enogastronomico italiano, infatti, oggi in Liguria si contano ben 727 agriturismi registrati nella banca dati regionale, dei quali ben 187 situati nella provincia savonese.

All’aumento del numero di strutture si lega l’andamento delle presenze, che nel solo mese di giugno 2022 ha fatto segnare un +43% rispetto all’anno precedente, con luglio e agosto stabili e sold out: dati che spingono le stesse istituzioni a lavorare fianco a fianco con queste realtà per favorire il turismo anche nelle aree interne, come dimostrano le risorse messe a disposizione del settore all’interno del PSRProgramma di Sviluppo Rurale della regione Liguria.

Green e digitale: una spinta al turismo rurale

Il successo del cosiddetto turismo rurale dipende da vari fattori, connessi non soltanto alla voglia di tranquillità e relax che sempre più viaggiatori mostrano, ma anche ad altri aspetti legati per esempio alla diffusione di una cultura green e al boom delle tecnologie digitali.

I temi della sostenibilità stanno influenzando sempre più spesso le nostre scelte, che al di là del piacere personale – quale può essere quello di trascorrere qualche giorno in un agriturismo immerso nel verde – sono dirette a ridurre l’impatto ambientale, a non danneggiare il mondo che ci circonda e a migliorare il nostro benessere. Esempi quotidiani si riscontrano nelle scelte alimentari, così come nello shopping come dimostra il boom dei prodotti biologici, etici e realizzati con materiali riciclati, e persino in ambito turistico, dove per l’appunto la tendenza è quella di ritrovare il contatto con la natura.

Accanto a ciò, non si possono trascurare gli effetti della digitalizzazione, un fenomeno che ha avuto effetti su più livelli. Pensiamo per esempio alla semplicità con cui oggi le stesse strutture ricettive possono mostrare le proprie peculiarità e rivolgersi al mercato in maniera efficiente, targetizzando in modo molto specifico l’offerta: così come nel settore dell’intrattenimento sono nate piattaforme dedicate agli appassionati dei passatempi digitali o dei contenuti audiovisivi, per gli amanti di questo tipo di vacanze, sono disponibili oggi portali specializzati che permettono proprio agli agriturismi di avere una valida vetrina web e di gestire rapidamente prenotazioni e contatti con la clientela.

Cambiando prospettiva, non meno importante risulta la presenza di internet e degli strumenti digitali all’interno delle stesse strutture: se è vero, infatti, che molti scelgono l’agriturismo per immergersi nella natura, è altrettanto frequente il desiderio di combinare questo tuffo nel verde con la possibilità di restare connessi con il mondo e, magari, di ritagliarsi spazi lavorativi da remoto in un contesto in grado di favorire concentrazione e serenità.

Insomma, siamo di fronte a tanti cambiamenti di natura differente ma che possono rappresentare punti di partenza per rispondere alle nuove esigenze del mercato globale, opportunità che proprio il comparto agrituristico non può trascurare e che nei prossimi anni possono fare da base per il rilancio di zone tradizionalmente tagliate fuori dal turismo di massa.

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