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CULTURA

Un pomeriggio letterario con Angela Ruffino

Nell’ambito del ricco programma di incontri a tema allestito dalla Confraternita dei S.S. Agostino e Monica in collaborazione con l’Associazione “R.Aiolfi” merc.23 alle ore 16.00 presso la chiesetta di S.Lucia è stato il turno della presentazione del libro ” … Mia figlia à scritto…” (edizioni Tigulliana) della scrittrice Angela Ruffino, che di fronte ad una platea molto interessata ha raccontato come è nata la sua ultima opera. Per farlo si è avvalsa dell’esperienza della Dott.ssa Silvia Bottaro e dell’interpretazione “sopra le righe” della mirabile artista teatrale Fausta Odella.Non inganni il titolo scelto poichè non si tratta di un errore di grammatica bensì della volontà di mantenere in vita un modus di scrivere in voga durante il periodo del ventennio.La storia ambientata in Valbormida (Cosseria) e riportata fedelmente è quella dedicata dall’autrice alla mamma Giulia e racconta una straordinaria vicenda di famiglia che staglia dalla pura narrativa sino a diventare una testimonianza sociologica ed antropologica di tempi che vale la pena di ricordare. Uno specchio della società degli anni 30 e 40, uno spaccato che merita di essere rammentato con i suoi dolci ricordi, con i suoi echi di tradizioni scomparse, con i suoi tesori nascosti. Ancor più meritoria l’opera esposta se si pensa che l’eventuale ricavato sarà devoluto in favore della ricerca sul diabete a livello pediatrico (equipe del Dott. Alberto Gaiero dell’Ospedale San Paolo di Savona). Un diario dei tempi che furono, lo potremmo definire, che abbraccia un arco temporale che va dal dopo Grande Guerra ai tempi nostri. La mezzadria, le semine, la cultura contadina, l’abito da sposa in bianco solo sognato, le zucchine ripiene viste come un miraggio (un pranzo da re) , le ginocchia in punizione sopra i grani di mais e ancora i cambi di stagione, i primi orecchini, la critica alla modernizzazione, le tante rinunce sino ad arrivare al tempo del Covid che tanto ha colpito anima e corpo. Tutto questo concentrato in pagine sagge da sorseggiare davanti al camino nelle sere d’autunno.

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