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Varazze: nuova gestione Nautilus travagliata

Il Comune di Varazze aveva ed ha in corso vari contenziosi amministrativi: su qualcuno ha dovuto cedere il passo ma, nella “guerra” con la Società Poseidon, per la gestione del Nautilus, sembra avere la vittoria in pugno! La  Poseidon, era titolare, sino al 1° dicembre 2017, della concessione demaniale per la gestione del “Nautilus”, il complesso turistico balneare a levante del centro urbano varazzino. La Giunta Municipale aveva avviato pertanto la procedura per affidare la concessione ad un nuovo titolare. Poseidon aveva allora presentato ricorso al Tar -Tribunale Amministrativo Regionale –  Liguria, per chiedere la sospensione dell’esecutività della delibera  relativa. Il Tar Liguria non aveva accolto la richiesta e la Poseidon aveva presentato a sua volta ricorso al Consiglio di Stato contro il pronunciamento del Tar ma il Consiglio ha ancora respinto il ricorso.

La società Poseidon, lo scorso anno, aveva contestato il provvedimento del Comune, sostenendo che la propria concessione sarebbe stata prorogata, in forza di legge, al 31 dicembre 2020, e lamentando il danno che sarebbe derivato dal non accoglimento della sospensiva. Contro questa tesi il Comune si era costituito in giudizio davanti al Tribunale Amministrativo Regionale della Liguria, che aveva negato il provvedimento cautelare richiesto dal gestore. Il Consiglio di Stato ha confermato la decisione dei giudici liguri, “fatta salva la deliberazione nel merito” e compensando le spese di giudizio. E ora non resta che attendere la decisione del Tar riguardo all’effettiva durata della concessione.

L’amministrazione comunale aveva lanciato una manifestazione d’interesse per rilasciare una nuova concessione demaniale marittima sul litorale del “Nautilus”. Lo stabilimento balneare insiste su un’area di 8 mila 544 metri quadri, con annessi una piscina scoperta di due vasche e ad un fabbricato di quasi 4 mila metri quadrati di superficie. L’edificio fu realizzato negli Anni 1950: incamerata nei beni di proprietà dello Stato nel 2012, la costruzione in muratura si trova in una zona soggetta a vincolo. L’immobile,che presenta interessanti pregi architettonici, si trovava  in stato di abbandono.

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