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Fotografia: un’attività per centoventi imprese giovani

Fotografia, un’impresa da giovani e non destinata all’ estinzione, come precipitosamente pronosticato con l’avvento delle tecnologie digitali. Secondo i dati elaborati dalla Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese, tra arte, commercio al dettaglio e ingrosso, tecnologia e immagine, quasi una nuova impresa su due di quelle avviate nel 2017 (417 su 973 in Italia, pari al 43%) è costituita da giovani.  Più numerosa, tra le nuove imprese, la presenza di donne e di stranieri. Le imprese femminili sono il 22% delle iscrizioni del 2017 contro il 19% delle imprese attive, in Lombardia, e il 26% contro il 22% a livello nazionale, mentre le imprese di stranieri pesano l’8% delle nuove imprese contro il 4% delle imprese attive sia a livello nazionale che regionale. Trieste, La Spezia, Oristano e Viterbo sono i contesti dove le imprese femminili hanno la maggioranza nelle nuove iscrizioni.

Si concentra a Genova il settore fotografico ligure: da solo il capoluogo di regione  vale quasi il 60 per cento delle imprese attive nel settore, in Liguria (350 su un totale regionale di 632) e i due terzi degli addetti (694 su un totale di 1.149). Segue la provincia di Savona con 121 imprese e 217 addetti, Imperia con 82 imprese e 121 addetti), La Spezia con 79 imprese e 117 addetti. Gran parte dell’attività, in Liguria, è rappresentata dal commercio al dettaglio di articoli fotografici (288 imprese) e dalle attività fotografiche (351 imprese). In provincia di Savona i giovani rappresentano il 50% delle imprese iscritte nel 2017 e il 14% di quelle attive nel settore.

In Italia sono 26.181 le imprese attive nei settori legati alla fotografia, che occupano oltre 54 mila addetti e superano, per ricavi, i 6,5 miliardi di euro. Settore abbastanza stabile tra 2016 e 2017. Prima per numero di attività è Milano (1.799) seguita da Roma (1.786), Napoli (1.596), Torino (1.015) e Bari (831). Per addetti nel settore, dopo Milano che è prima con quasi 8 mila, vengono Bologna (circa 4 mila), Roma (oltre 3 mila) e Napoli (quasi 2.500).

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