Please assign a menu to the primary menu location under menu

Archivi

ATTUALITÀ

Questione Bolkestein, prima dell’assemblea degli operatori balneari del 20 aprile, finalmente alla fine?

Ieri pomeriggio, l’assessore al Demanio della Regione Liguria, Marco Scajola, era alla Camera dei Deputati ed è intervenuto per riferire del suo incontro con Frits Bolkestein, il promulgatore della famosa “direttiva”, a cui è stata chiesta un’interpretazione autentica di essa. Scajola così si è espresso: “L’incontro con Mister Bolkestein è servito a chiarire i dubbi, se ancora ce ne fossero stati, circa il fatto che le nostre imprese balneari, essendo dei beni e non dei servizi, non devono rientrare nella direttiva che porta il suo nome. Quello che è stato affermato oggi a chiare lettere da colui che ha scritto la direttiva conferma quanto noi ribadiamo da anni, anche attraverso le leggi regionali approvate a tutela dei balneari che l’ultimo Governo non ha mai preso in considerazione, dimostrando così, non solo di non conoscere la direttiva, ma di avere la chiara volontà politica di portare a gara le nostre imprese balneari”. “Adesso con un nuovo Parlamento e alla vigilia della costituzione di un nuovo Governo – ha proseguito l’assessore Scajola – chiediamo fermamente che non si facciano più gli errori del passato, ma che si attuino tutte quelle azioni legislative e amministrative per fare in modo che venga confermata definitivamente la non applicabilità della direttiva europea alle concessioni demaniali marittime italiane.La palla passa dunque al Governo – ha concluso Scajola – che deve confrontarsi con gli organi europei e compiere tutti gli atti necessari per dare garanzie alle 30.000 imprese italiane e stabilità a un settore economico strategico che assicura migliaia di posti di lavoro sia in Liguria che in Italia”.

A onore del vero, comunque,  il ministro Calenda (PD), aveva riaffermato, a Prato, il 18 febbraio scorso, a nome del Governo,una posizione non distante dalle rivendicazioni che Scajola sostiene e così si era espresso: “Chi lavora nella sua concessione deve essere mantenuto indenne dalla Bolkestein, chi non lavora nella sua concessione e ha un numero ampio di concessioni che affitta deve fare le gare. Questa è l’interpretazione che va data all’emendamento che ho presentato insieme a Marco Donati, approvato a fine legislatura, che rinvia anche le gare a fine 2020. I piccoli commercianti, quelli che vivono del proprio lavoro, devono essere tutelati rispetto a chi vive di rendita”.

Franco Vazio, nell’incontro coi balneari del febbraio scorso aveva rivendicato all’azione del Governo la tutela delle imprese balneari, così aveva affermato:“Il partito Democratico è stato al fianco delle imprese balneari: se le nostre aziende e gli stabilimenti balneari potranno ancora lavorare lo devono esclusivamente all’approvazione dell’emendamento alla legge 7 agosto 2016; una legge voluta e votata dal sottoscritto e dai deputati del PD a cui Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e M5S hanno votato contro. Questi sono i fatti”. “Il provvedimento approvato dal Pd stoppa la decadenza delle concessioni e introduce un regime transitorio in attesa della definitiva approvazione di una legge di riordino delle concessioni – aveva ancora spiegato Vazio – La Regione Liguria, nel tentativo di rimediare ai danni conseguenti ai provvedimenti legislativi approvati dal Governo Berlusconi-Lega – che aveva adottato la direttiva sic et simpliciter ( n.d.r.) –  e colmare il conseguente vuoto legislativo, ha approvato da ultimo, anche con i voti e il sostegno del PD, una legge regionale; una legge però che è solo un atto di testimonianza e di vicinanza politica giacché è noto a tutti gli operatori del settore che non esiste una competenza regionale in materia e quindi, questa legge, al pari di ciò che e accaduto per altre identiche leggi regionali, tra l’altro approvate in precedenza, sarà neutralizzata dalla Corte Costituzionale”.

Comunque si comincia, da perte delle organizzazioni degli operatori balneari, a salutare come “storica”, la giornata di ieri!

Rispondi