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A 130 anni dalla fondazione del club più antico d’Italia arriva al cinema “Genoa Comunque e Ovunque”

In occasione dei 130 anni della squadra, arriva nelle sale da lunedì 29 gennaio a domenica 4 febbraio Genoa Comunque e Ovunque; il film evento, nato da un’idea di Mattia Mor di Emotion Network e prodotto da Emotion Network e DUDE Originals, che ne ha curato anche lo sviluppo creativo ed editoriale, in collaborazione con Genoa Cricket and Football Club, con la regia di Francesco G. Raganato e come capo autore Alessandro d’Ottavi, racconta, attraverso le testimonianze di un gruppo di tifosi, leggende e personalità del club e dirigenti, l’essenza e la storia del club rossoblù. L’elenco dei cinema in cui verrà proiettato sarà a breve su www.nexodigital.it; il film non indugia sugli aspetti strettamente sportivi ma vuole andare ad approfondire il senso profondo dell’essere genoani, la passione che avvicina persone con storie e provenienze diverse, la gioia del tifare come atto di fede a prescindere dai risultati, cosa vera per tante squadre ma ancor di più per una squadra antica e nobile, con una delle tifoserie più calde d’Italia, come il Grifone. La simbiosi tra la città di Genova e la sua squadra di calcio rappresenta il cuore stesso del documentario, per celebrare una delle tifoserie più appassionate e fedeli del nostro Paese e ripercorrere la storia del club più longevo di Italia, analizzando il profondo significato dell’essere Genoani; emerge così il senso di appartenenza, il desiderio di sostenere la propria comunità, di condividerne le gioie e dolori, “comunque e ovunque”. In totale controtendenza con le logiche del marketing e delle multinazionali dell’intrattenimento, questo è soprattutto il racconto di un sentimento irrazionale ed extra calcistico, definito da molti nel film “una malattia”,  che accomuna, di una passione che si rinnova di generazione in generazione; il vero protagonista di Genoa Comunque e Ovunque è proprio il legame del Genoa con la sua città, un sentimento intriso di amore e nostalgia che sembra contagiare chiunque abbia avuto la fortuna di diventare l’idolo della tifoseria.

“Porto i saluti del sindaco Bucci dicendo che il film è bello ed è un onore averlo quest’anno in cui la nostra città è Capitale Europea dello Sport”, dichiara l’assessore comunale allo sport Alessandra Bianchi, “ed il Genoa fa parte sia della storia del calcio che di quella della città. Il cantante Bresh ha realizzato alcune canzoni dedicate a Genova e questo club permette di avere un attenzione a 360 gradi per lo sport; il calcio è passione e senso di appartenenza al club ed al territorio. La pellicola valorizza l’attività sportiva in generale ed il legame con la città; questa tifoseria è molto calda e la sinergia con i diversi soggetti permette la valorizzazione del territorio in un anno importante come il 2024. La festa per i 130 anni del club ha avuto un grande successo ed è un privilegio del nostro territorio avere una realtà di questo tipo che possiamo ammirare in un docufilm che piacerà a tutti, non solamente ai tifosi genoani”.

Stessa soddisfazione da parte di Alberto Zangrillo, presidente della squadra :”Sono contento di essere qui e ringrazio il sindaco Bucci e l’assessore Bianchi per gli sforzi fatti affinchè la città sia viva; è bello coniugare la forza delle tradizioni con il presente. Sono felice di essere a servizio della proprietà che mi dà un ruolo ben preciso anche se difficile; iniziative di questo tipo mi aiutano e ci sarà un magico passaggio di consegne tra passato, presente e futuro con un importante ricambio generazionale. I giovani credono in noi e nei nostri progetti e facciamo grandi sacrifici per arrivare ai risultati; la proprietà americana darà linfa alla storia della società ricordando che questo film è bello. Ringrazio tutti dicendo che in questo docufilm si vedrà la vita che mi appartiene ma anche un viaggio di persone che si mettono a servizio di un progetto con scelte che sono la realtà di personaggi genuini; è necessario portare avanti questo progetto con responsabilità”.

“Per me la squadra è molto importante e il docufilm mi piace perchè racconta la storia di una grande famiglia coinvolgendo tutta la città nella realizzazione di un capolavoro”, afferma il CEO del Genoa, Andrès Blazquez, “ed il mio rapporto con la squadra è molto bello. Il sostegno di Genova e dei tifosi è fondamentale e vogliamo coinvolgerli crescendo con loro; tutto questo racconta il Genoa visto dai tifosi creando una bella cosa e apprendendo come si vive la città. Sono qui da tre anni ma sto imparando ancora e voglio dire a tutti che si vende un giocatore per migliorare la squadra; il nostro è un percorso di anni che si costruisce su cosa facciamo ora. Il film è bello, amo la squadra e la città mi resterà sempre nel cuore”.

“Realizziamo contenuti per ispirare le persone e lo sport lo fa”, prosegue Mattia Mor, fondatore di Emotion Network, “ed io, essendo genoano, voglio raccontare il senso di esserlo. Il dialogo ed il confronto con Blazquez è stato fondamentale ed il film spiega l’essere tifosi di questa squadra e perchè è bello esserlo. C’è un grande calore rispetto ai risultati e si è parte di una comunità e di una fede; il docufilm ha in sè diversi significati e racconta il saper perdere tanto che siamo vicini alla squadra indipendentemente dai risultati. E’necessario raccontare a tutti i brividi che si provano allo stadio facendo arrivare la passione; ringrazio la società per l’appoggio, per andare al di là dei risultati e sono contento che il film possa arrivare a tutti. Per noi è necessario giocare sulle emozioni che permettono di educare ed intrattenere; lo sport arriva al cuore delle persone ed ha un effetto educativo. Il film si racconta con testimonianze di tifosi comuni e famosi, della dirigenza e della squadra e spiega cosa significa essere genoani; la passione per i colori e per la maglia va oltre il risultato poichè la squadra è supportata ovunque e comunque. E’bello essere parte di una comunità con la passione che ci accompagna per la vita; il film sarà nelle sale dal 29 gennaio al 4 febbraio solamente al cinema e si potranno vedere immagini di repertorio con alcune partite; ci sono tanti spunti e cerchiamo di emozionare con immagini e storie di persone comuni”.

“Voglio raccontare cosa significa essere genoano”, sottolinea il regista, “e si raccontano storie di vita e di passione. Ad alcune persone il Genoa ha cambiato la vita e vogliamo fare l’affresco di una tifoseria unica in Italia”.

“Cerchiamo storie emblematiche che ispirano persone innamorate di qualcosa; l’amore per la squadra del cuore è filiale e non si spiega. Quella di Dario Bianchi è una grande figura ed è felice quando realizza bandiere; Genova è una città difficile con cui entrare in contatto ma se si apre dà tutto. Il titolo è importante poichè i tifosi ci sono sempre ed alcune persone sono state toccate nella vita da questa squadra; ci sono racconti importanti che vanno nella stessa direzione coinvolgendo diverse generazioni che condividono lo stesso amore”, conclude uno degli autori.

 

Per informazioni : www.nexodigital.it/genoa-comunque-e-ovunque/

Alberto

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